domenica 29 giugno 2008

Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.....

Oggi voglio mettere all’attenzione di chi mi legge un link che permette di leggere un articolo molto significativo pubblicato sull’espresso, e che permette di prendere atto delle ultime intercettazioni che riguardano Berlusconi, pubblicate qualche giorno fa dallo stesso giornale.
Soprattutto quelle tra Berlusconi e Saccà mettono in risalto la complicità dei due personaggi, uno proprietario di MEDIASET e l’altro direttore di RAIFICTION……. Altro che concorrenza…….
Significativa la conversazione tra Berlusconi e Saccà nella quale il Cavaliere prega il direttore di RaiFiction Agostino Saccà di fare lavorare l'attrice Antonella Troise perché "sta diventando pericolosa"….
Significative le intercettazioni che fanno emergere il ruolo di Giancarlo Innocenzi, impegnato nel tentativo di far transitare verso “l’altra sponda” il senatore di centro-sinistra Willer Bordon, marito dell’attrice Rosa Ferraiolo, a fronte di attenzioni e favori professionali indirizzati verso l’attività della moglie.
Scandaloso il fatto che Giancarlo Innocenzi sia uno dei membri dell'Autorità garante delle Comunicazioni !!!!
Saccà, secondo la Procura di Napoli, usa il suo ruolo nella televisione pubblica e piazza le attrici segnalate per ricevere dal Cavaliere un aiuto nella sua futura attività privata ("Agostino, ti contraccambierò quando sarai imprenditore")
Il resto delle considerazioni sui contenuti delle intercettazioni lo lascio giudicare a chi ha voglia di ascoltare le relative conversazioni e conseguenti intermediazioni……
Anche da queste cose si evince chiaramente come il potere mediatico del cavaliere sia pressoché totale.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Silvio-segreto/2030911

Metto più sotto in evidenza un ulteriore link ad un video che mette in risalto lo “strano accanimento” del nostro attuale presidente del consiglio verso il tema delle intercettazioni telefoniche, già durante un comizio elettorale a Napoli.
Alla luce dei contenuti emersi sia dalle precedenti che dalle ultime intercettazioni rese pubbliche e agli atti della Procura di Napoli, che mettono in luce ancora una volta, anche se a mio parere non era necessario, il grave problema relativo al conflitto di interessi che contraddistingue l’operato del nostro attuale presidente del consiglio, forse si capisce il motivo del suo accanimento verso l’utilizzo di questa tipologia di indagini da parte della magistratura …..
Utilizzare ruoli pubblici o cariche pubbliche per fare affari privati. Questo è il problema !
http://it.youtube.com/watch?v=n5TGpdaD_WM

Di seguito mi fa piacere evidenziare alcune considerazioni fatte da Marco Travaglio nell’ambito di un articolo scritto il 15 giugno per l’Unità, in relazione ai provvedimenti anti-intercettazioni che il governo Berlusconi sta portando avanti per bloccarne parzialmente l’utilizzo, che a scopo di indagine ne fa la magistratura.
Le sue considerazioni si chiudono con lo slogan :
Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.
A questo scopo inserisco il link alla pagina del sito che le riporta
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/?p=2

sabato 28 giugno 2008

Il CSM assolve il GIP di Milano Clementina Forleo

Oggi mi fa molto piacere evidenziare una notizia arrivata ieri sera.
Il gip di Milano Clementina Forleo è stata assolta dalla sezione disciplinare del Csm dall'accusa di aver violato i suoi doveri per i contenuti dell'ordinanza con la quale, nel luglio del 2007, chiese alle Camere l'autorizzazione all'uso di intercettazioni che riguardavano alcuni parlamentari nell'ambito della vicenda Unipol.
«La giustizia trionfa» ha aggiunto il gip di Milano. Poi ha rivolto un pensiero al collega Luigi De Magistris: «Siccome il tempo è galantuomo, spero che anche De Magistris abbia giustizia».
I cittadini che circa un anno fa hanno dimostrato solidarietà per la Forleo e per tutti i magistrati che fanno il loro dovere, portando avanti indagini a loro affidate indipendentemente dagli indagati.
I cittadini che nutrono la speranza che prima o poi la giustizia vera faccia il suo corso.
I cittadini che sono consapevoli e convinti del fatto che la legge deve essere uguale per tutti, si uniranno sicuramente alla speranza della Forleo, auspicando veramente che anche il caso De Magistris si risolva definitivamente in modo positivo.
Ansa, 27.06.2008 20.55
"Il fatto non costituisce illecito disciplinare": con questa motivazione la sezione disciplinare del Csm dopo due ore di camera di consiglio ha assolto il gip di Milano Clementina Forleo dall'accusa di aver violato i suoi doveri di "imparzialità, correttezza e equilibrio" per i contenuti dell'ordinanza con la quale nel luglio del 2007 chiese alle Camere l'autorizzazione a utilizzare intercettazioni telefoniche che riguardavano alcuni parlamentari nell'ambito dell'inchiesta sulle scalate bancarie. La procura generale della Cassazione aveva chiesto invece la condanna del magistrato alla sanzione della censura e al trasferimento d'ufficio da Milano. "Avere fiducia nella giustizia prima o poi paga", ha detto più che soddisfatta Forleo, esprimendo l'auspicio che la sua stessa sorte tocchi ora al collega di Catanzaro Luigi De Magistris. "E' una sentenza importante perché riafferma il principio che la legge è uguale per tutti, magistrati e non, e che i provvedimenti giudiziari non sono sindacabili in sede disciplinare", ha commentato invece il suo difensore il procuratore di Asti Maurizio Laudi. Mentre il vice presidente del Csm Nicola Mancino, che presiede la sezione disciplinare, ha sottolineato che la sentenza dimostra "l'autonomia di giudizio" di Palazzo dei marescialli.
[articolo originale completo]
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_103927528.html

venerdì 27 giugno 2008

Cosa dicono di noi......

Financial Times, 26.06.08
OH NO, NON ANCORA.
Ancora una volta il focus di Berlusconi è se stesso e non gli italiani.
“Silvio Berlusconi è in carica in Italia da 50 giorni. Guardare il suo nuovo governo in azione è un po’ come mettersi a sedere per guardare un cattivo vecchio film ancora una volta. Quando il leader di Forza Italia governò l’Italia dal 2001 al 2006, spese troppo tempo a legiferare per proteggere sé stesso dai procedimenti giudiziari e troppo poco per riformare l’economia italiana.
E’ presto per dare giudizi definitivi, naturalmente.
Ma l’ultima prova di governo di Berlusconi assomiglia già a un altro film dell’orrore.
Ancora una volta, il settantunenne primo ministro sta spendendo molta della sua energia politica per fare leggi che lo proteggano dai pubblici ministeri italiani. Vuole fare approvare una legge che sospenderebbe per un anno molti processi per i quali è prevista una condanna inferiore ai 10 anni. Se la legge sarà approvata verrà affondato il processo previsto per l’inizio del mese prossimo nel quale Berlusconi è accusato di aver pagato 600.000 dollari al suo avvocato inglese, David Mills. L’opposizione ha soprannominato la legge: “salva premier”. Berlusconi non si ferma qui. Sta anche cercando di introdurre una legge che garantirebbe l’immunità dai processi alle principali cariche dello Stato, inclusa la sua. Una tale legge sarebbe impensabile nella maggior parte degli Stati occidentali ed è stata giudicata incostituzionale dalla Corte costituzionale quando Berlusconi cercò di introdurla nel 2004. Ora che è ritornato, Berlusconi ci prova un’altra volta. Tutto questo sarebbe di modesto interesse se Berlusconi spendesse la stessa quantità di energia per riformare la declinante economia italiana. Ma anche qui le paure stanno crescendo. L’ultima volta che ebbe il potere, uno dei peggiori errori di Berlusconi fu di lasciare fuori controllo il deficit italiano e la spirale dei debiti.
Ci si interroga se stiamo per rivedere la stessa situazione. Il governo Berlusconi ha introdotto una previsione finanziaria con una crescita del deficit pubblico dall’1,9% del prodotto interno lordo del 2007 al 2,5% del 2008. La crescita può essere giustificata dalla bassa crescita economica; ma non si sono ancora segnali che questo governo stia mantenendo una stretta presa sulla spesa pubblica.
Per la salute dell’Italia, le cose devono migliorare da qui. Il Paese ha una delle crescite più basse nell’area dell’euro. C’è bisogno di un governo serio e responsabile per invertire il processo economico. Ieri Berlusconi ha detto che i pubblici ministeri italiani lo hanno costretto a un “Calvario” senza fine. Ma l’unico “Calvario” sofferto in questa storia è quello sopportato dall’Italia, che ha bisogno di una drammatica inversione di tendenza delle sue fortune politiche ed economiche.”

giovedì 26 giugno 2008

Cosa dicono di noi......

The Economist, 19.6.08
Il premier italiano e la legge
I FRUTTI DEL POTERE
Il Governo disegna nuove leggi per imbrigliare la magistratura.

"SILVIO BERLUSCONI é un uomo di perseveranza. Due mesi dopo aver vinto le elezioni in Italia, sta iniziando ad occuparsi del sistema giudiziario, e di coloro che vi lavorano, con la stessa decisione dell'ultima volta che era stato al potere, nel 2001-06. Nella campagna elettorale ha detto che i pm dovrebbero farsi un esame di sanitá mentale. Adesso nuovi attacchi alla magistratura e discusse leggi per proteggere se stesso ed i suoi interessi finanziari sembrano di nuovo essere le sue prioritá.
Il 17 giugno Renato Schifani, Presidente del Senato, ha letto una lettera di Berlusconi che caldeggiava un emendamento proposto da due senatori che congelerebbe per un anno tutti i processi per reati commessi prima del giugno 2002, eccetto quelli che il Governo ritiene piú gravi. Alcuni critici dicono che ció sia incostituzionale, poiché cozzerebbe con il requisito che i processi dovrebbero avere una durata ragionevole e che si debba osservare l'iter legale dovuto. Berlusconi é sotto processo a Milano per corruzione giudiziaria, insieme ad un avvocato britannico che avrebbe dato una mano nell'imbastire una rete offshore di compagnie per l'impero finanziario di Berlusconi. Questo processo é prossimo alla conclusione e sará tra quelli che si bloccheranno. L'emendamento é stato approvato dal Senato il 18 giugno.
Nella sua lettera, Berlusconi sosteneva che molti processi sono stati imbastiti contro di lui da magistrati di estrema sinistra a fini politici. Ha anche detto a Schifani che vuole una legge per sospendere i processi che riguardano le piú alte cariche dello stato italiano. Schifani era dietro una simile legge nel 2003, che fu poi dichiarata incostituzionale.
Le intrusioni di Berlusconi nel sistema criminal-giudiziario stanno anche colpendo l'uso di intercettazioni nelle investigazioni. Il 13 giugno il Governo ha approvato un decreto per limitare ció che i magistrati possano fare e ció che i media possano divugare. I reati per i quali le intercettazioni sarebbero bandite includono quelli di bancarotta fraudolenta, abuso di mercato ed insider trading. Il governo sostiene che non ci sarebbe nessuna restrizione per reati di criminalitá organizzata e terrorismo. Ma Armando Spataro, un pm di Milano, dice che i limiti all'uso degli apparecchi per le intercettazioni potrebbero ostacolare le investigazioni sul terrorismo. E Franco Roberti, un magistrato antimafia a Napoli, nota che molte investigazioni sulla criminalitá organizzata iniziano con reati ordinari come estorsione, usura e contrabbando, per i quali adesso le intercettazioni saranno vietate.
Il decreto inoltre metterebbe il bavaglio a magistratura e stampa, con la minaccia del carcere per i pm che parlano dei processi e giornalisti i cui articoli usano informazioni estratte da investigazioni. Un nuovo piano per avere migliaia di soldati che facciano le funzioni della polizia in cittá come Bologna, Trieste e Venezia sembra essere una cortina di fumo per il vero approccio del governo nei confronti del cimine: duro su alcuni reati, ma permissivo su altri.
Dietro la cortina di fumo, Berlusconi sta di nuovo raccogliendo i frutti del potere."
[articolo originale]
http://www.economist.com/displaystory.cfm?story_id=11585235

mercoledì 25 giugno 2008

A proposito di "leggi ad personam" e sospensione dei processi ...

Lunedì 23 giugno alle ore 18,00, a Milano, tantissime persone si sono recate davanti al palazzo di giustizia, rispondendo all'appello del “Comitato milanese per la legalità”.
Come ho già riferito ieri, la manifestazione è stata promossa per contrastare gli ennesimi provvedimenti di Berlusconi in materia di giustizia, pensati e ordinati per salvaguardare se stesso da problemi in corso con la magistratura.
Dopo le leggi “ad personam” del quinquennio 2001-2006 (quinquennio che ha dovuto prolungare per due settimane per infilarci un'ulteriore leggina a suo favore, che abolisce l'appello dei pm contro le assoluzioni), il Cavaliere è ritornato alla ribalta più in forma che mai e, dopo alcuni provvedimenti mirati esclusivamente ad aumentare il consenso (vedi abolizione Ici...) l'unica “tassa federalista” che funzionava, ha iniziato di nuovo la sua battaglia contro la magistratura.
Oltre a voler riproporre il Lodo Schifani (ora presidente del Senato!!!!) clamorosamente incostituzionale (vedi articolo 3 della Costituzione) che blocca i processi alle più alte cariche dello stato (se sale al governo un criminale, questo non può essere giudicato e condannato fintanto che rimane al potere) il governo ha approvato una norma che sospende i processi per reati commessi prima del 30 giugno 2002, sui cui pendono condanne inferiori a dieci anni, processi tra i quali spicca quello dove è imputato per corruzione proprio il presidente del consiglio (caso Mills).
Di seguito do evidenza di tutti i reati per i quali sarà obbligatoria probabilmente la sospensione.
Mi sembra che ci sia una grossa contraddizione con la tanto decantata campagna mediatica condotta durante la campagna elettorale, sulla sicurezza dei cittadini, che ha contribuito senza dubbio a far vincere le ultime elezioni agli attuali partiti di maggioranza !!!!!
Mi chiedo inoltre : "ma la "Lega" dov'è ??!!"

-Sequestro di persona art. 605 c.p.
-Estorsione art.629 c.p.
-Rapina art.628 c.p.
(ma non è un reato che va contro la sicurezza dei cittadini ?)
-Furto in appartamento art. 624 bis (reato molte volte commesso anche da etnia rom...)
-Furto con strappo
(ma non è un reato che va contro la sicurezza dei cittadini ?)
-Associazione per delinquere art. 416 c.p.
-Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
(ma non dovevano tutelare di più le donne ?)
-Aborto clandestino
-Bancarotta fraudolenta
-Sfruttamento della prostituzione
(ma non dovevano fare pulizia....)
-Frodi fiscali (ma non dovevano combattere l'evasione fiscale ?)
-Usura
-Violenza privata
-Falsificazione di documenti pubblici
-Detenzione di documenti falsi validi per l'espatrio
(ma non dovevano contrastare l'immigrazione clandestina ?)
-Corruzione
-Corruzione in atti giudiziari
(reato contestato a Berlusconi nel processo Mills)
-Abuso d'ufficio
-Peculato
-Rivelazione di segreto d'ufficio
-Intercettazioni illecite
-Reati informatici
-Ricettazione
-Vendita di prodotti con marchi contraffatti
-Vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore
-Detenzione di materiale pedo-pornografico
-Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
-Immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
(ma non dovevano combatterla?)
-Calunnia ( 368 c.p.)
-Omicidio colposo per colpa medica
(povere vittime della malasanità....)
-Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale (povere vittime della strada...)
-Truffa comunitaria
-Maltrattamenti in famiglia
-Incendio e incendio boschivo
-Molestie
-Traffico di rifiuti
(Napoli...ma non dovevano combatterlo..)
-Adulterazione di sostanze alimentari
-Somministrazione di medicinali pericolosi
-Circonvenzione di incapaci

Dal sito dell'ANM :
http://www.associazionemagistrati.it/articolo.php?id=183

martedì 24 giugno 2008

Io c'ero...

Ieri, alle 18.00, davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, io c’ero.
In difesa di valori importanti come la costituzione, la democrazia, la libertà di stampa e di espressione, la legalità.
Valori che l’attuale presidente del consiglio Berlusconi sta cercando ancora una volta di calpestare.
Ancora una volta per curare i suoi interessi.
Una manifestazione quasi spontanea, perché organizzata solo da giovedì scorso, dal “Comitato milanese per la legalità”.
C’erano uomini e donne, giovani e meno giovani, che hanno voluto dare un segnale forte di partecipazione democratica.
C’era sicuramente più gente rispetto alle previsioni, anche perché faceva veramente caldo !
Abbiamo avuto il piacere di sentire gli interventi di Nando Dalla Chiesa, del giornalista Barbacetto, del “martellatore” Piero Ricca, di Salvatore Borsellino, impegnato da anni in battaglie per la legalità, in difesa dell’autonomia della magistratura e sempre alla ricerca di prove tangibili che evidenzino i mandanti dell’assassinio di suo fratello Paolo, e di altri esponenti politici operanti nell’ambito dell’area milanese.
I cittadini hanno evidenziato la loro voglia di opporsi ai provvedimenti anti democratici voluti e “imposti” al suo governo da Berlusconi.
I cittadini hanno manifestato solidarietà verso la magistratura attaccata personalmente da Berlusconi.
I cittadini hanno dimostrato di non essere disposti ad aspettare l’autunno per protestare.

Speriamo che sia solo l’inizio …….
http://it.youtube.com/watch?v=9lJVJn_S4-8
http://it.youtube.com/watch?v=EOhNQHeTxNw
http://it.youtube.com/watch?v=O2ZxOV0XDD0

lunedì 23 giugno 2008

Cosa dicono di noi......

The Guardian, 13.5.08
Compromessi dal compromesso.
L'opposizione in Italia si é unita all'attacco di un giornalista che ha criticato il nuovo presidente del Senato. Non ha imparato nulla dall'avere giá avuto a che fare con Berlusconi ?
Non si é dovuto attendere molto per avvertire l'effetto della vittoria di Berlusconi sui media italiani. Domenica il presentatore di un talk show era in piedi davanti alle telecamere della RAI, la televisione pubblica italiana, chiedendo scusa alla nazione.
"Offendere non é nel mio stile", Fabio Fazio ha detto agli ascoltatori, "quindi quando succede, posso solo scusarmi".
É stata una scena degna della grande rivoluzione culturale (quella lanciata in Cina nel '66 da Mao, ndr).
Fazio si stava riferendo ad un episodio della sera precedente, avvenuto mentre intervistava un amico giornalista, Marco Travaglio.
Una delle prime designazioni di Berlusconi dopo essere salito al potere é stata quella del presidente del Senato. E´una posizione chiave in Italia perché é la seconda carica dello Stato, seconda solo al presidente della Repubblica. Se quest'ultimo muore - ed il presidente in carica, Giorgio Napolitano, ha 82 anni- il presidente del Senato diventa il capo dello stato.
La scelta di Berlusconi per questo posto illlustre é ricaduta su Renato Schifani, un avvocato siciliano. Travaglio si chiedeva a voce alta sul perché nessuno dei principali quotidiani avesse menzionato il fatto che Schifani aveva avuto "amicizie con i mafiosi".
C'é stata, naturalmente, la forte protesta della destra. Uno dei ministri di Berlusconi ha parlato di "imboscata indecorosa" al presidente. Un membro del parlamento ha detto (significativamente) che il premier dovrebbe cacciare Travaglio dalla RAI. Si é anche suggerito che le parole del giornalista facciano parte di una cospirazione.
Ma quello che nessuno degli amici di Schifani ha detto é che le parole di Travaglio siano state false. Ci sono, infatti, due aree controverse nel passato del nuovo presidente del Senato, e se ne é parlato recentemente in due libri, di uno dei quali Travaglio é co-autore.
I libri affermano che, negli anni '80, Schifani era in affari con una compagnia in cui figuravano due uomini piú tardi condannati per mafia. Uno era un vero e proprio "padrino", nella cittá di Villabate. Negli anni '90, il futuro presidente del Senato vinse un contratto per lavorare per le autoritá locali lí, in un momento in cui tutto era nelle grinfie di cosa nostra. Il consiglio municipale fu in seguito sciolto per infiltrazioni mafiose.
Bisogna fare notare che Schifani non é mai stato indagato per nessun reato mafioso, nemmeno lontanamente. In entrambi i casi, il collegamento a cosa nostra dei suoi compagni di affari e delle autoritá locali, rispettivamente, venne alla luce solo dopo il suo coinvolgimento con loro. Non c'é motivo di supporre che Schifani fosse stato a conoscenza delle oscure connessioni di queste persone durante le sue relazioni con loro.
Ma sarebbe comunque opportuno mettere in discussione il suo giudizio, specialmente poiché gli é stata appena assegnata una carica cosí importante. In molti paesi, immagino, il presidente sarebbe stato invitato alla prossima puntata del programma per spiegare come si fosse trovato in contatto con gente di questo tipo. Invece, la RAI si é scusata per averlo offeso.
Schifani, da parte sua, ha detto che le accuse di Travaglio erano basate su "fatti inconsitenti o manipolati, nemmeno degni di generare sospetti", ed ha aggiunto che "qualcuno vuole sabotare il dialogo tra governo e opposizione". Questi suggerimenti sono un altro aspetto di questo bizzarro racconto.
Avrete pensato che l'opposizione di Berlusconi di centro-sinistra abbia colto l'occasione per mettere in imbarazzo il presidente del Consiglio ed il suo team. Neanche lontanamente. Con la sola eccezione di un ex-magistrato anticorruzione, Antonio Di Pietro, si sono tutti schierati con Schifani contro Travaglio. Il capogruppo al Senato del centro-sinistra ha detto che le parole del giornalista erano "inaccettabili" e condannava il fatto che Schifani non fosse stato presente per avere la possibilitá di difendersi.
L'opposizione, non per la prima volta nella recente storia italiana, spera di chiudere un accordo con Berlusconi. Spera di fargli accettare una serie di riforme, inclusa quella elettorale, che ritiene vitali per il futuro della nazione. Quindi non vuole fare nulla che potrebbe indispettire o -per usare le parole di Fazio- "offendere" il nuovo premier italiano.
Ci siamo giá trovati in questa situazione prima. Alla fine degli anni '90, quando la sinistra era al governo, alcuni dei suoi dirigenti hanno pensato di poter raggiungere un accordo con Berlusconi su alcuni cambi costituzionali. Ma le negoziazioni erano diventate cosí lunghe e complicate, e la collaborazione di Berlusconi era ritenuta cosí importante, che la sinistra si dimenticó di mantenere la promessa di fare una legge per regolare il conflitto di interessi di Berlusconi tra i suoi ruoli come magnate della TV e leader politico. Alla fine, i cambi costituzionali non si fecero neppure. E Berlusconi é tornato al potere con il suo impero mediatico intatto.
Pensavate che avessero imparato qualcosa dal passato ?
[articolo originale di John Hooper]

sabato 21 giugno 2008

Cosa dicono di noi ……

Nel mio post di oggi, prima di evidenziare il contenuto di un articolo del quotidiano inglese
“The Economist” vorrei inserire il contenuto di una mail ricevuta ieri da un amico.
E’ inutile dire che condivido pienamente sia i contenuti che ……la sua tristezza. Grazie a te Alessio.
“Grazie Massimo,
il tuo blog è molto interessante e la selezione che hai fatto degli articoli della stampa estera credo dia una corretta visione di come l'Italia sia percepita all'estero (di questo ho frequente conferma dai parenti e amici che ho spersi per il mondo).
Purtroppo oggi chi rivendica correttezza e onestà sostanziale oltrechè formale viene visto come un reazionario che si oppone al dialogo pregiudizialmente contrario a Berlusconi.. magari perchè invidioso della sua fortuna....
Che tristezza.
Più passa il tempo e più mi sembra una buona idea lasciare questo paese (per allontanarmi da chi lo abita).
A presto”

The Economist, 12.6.08
Rappacificazione
Walter Veltroni rischia per trattare con i guanti Silvio Berlusconi.
Nel suo primo discorso al nuovo parlamento italiano, Silvio Berlusconi ha dichiarato che sia lui che i suoi colleghi stessero "respirando a fondo questa nuova aria". Il premier non parlava della sua larga maggioranza, ma del costruttivo fidanzamento con il leader dell'opposizione, Walter Veltroni.
La legislatura uscita dalle urne ad aprile, ha un aspetto piú pulito, quasi britannico.
A destra c´é il Popolo delle Libertá di Berlusconi, alleato con la Lega Nord ed un piccolo partito siciliano.
A sinistra c´é il Partito Democratico di Veltroni, collegato ad un piccolo partito anticorruzione.
Al posto dei liberal-democratici britannici c´é l'Unione di Centro. Veltroni ha anche un "governo ombra" in puro stile Westminster.
Comunque l'idea di Veltroni di opposizione non sembra affatto inglese.
Ha glissato su una serie di opportunitá per mettere in imbarazzo il Governo, aiutando ad incrementare la popolaritá di Berlusconi, che é cresciuta dopo le elezioni. Un'occasione arrivó quando un giornalista, Marco Travaglio, ha ricordato agli spettatori televisivi che la scelta di Berlusconi per il presidente del Senato, Renato Schifani, fu una volta un socio d'affari di persone piú tardi condannate per mafia. Anziché chiedere delle spiegazioni Anna Finocchiaro, leader del PD al Senato, ha chiamato il commento di Travaglio "inaccettabile".
E poi c'é l'Alitalia. Berlusconi ha promesso di formare una cordata al 100% italiana per salvare la compagnia aerea. Piú di due mesi dopo - e 300 milioni di euro piú povero dopo un prestito statale all'Alitalia - il paese sta ancora aspettando. Ed anche questo viene raramente menzionato dal PD. Il partito é anche stato abbastanza pacato nell'attacco alle dure misure anti-immigrazione e di sicurezza del governo, che tante perplessitá hanno sollevato a Bruxelles (e in Vaticano). E nemmeno ha protestato sul piano di Berlusconi di bandire la maggioranza delle intercettazioni telefoniche.
Che sta succedendo ? Veltroni dice di essere per il "dialogo". Il vantaggio per Berlusconi é chiaro: puó inabissare la sua immagine di parte e riemergere come l'uomo dei consensi, forse un candidato per la presidenza della repubblica. Ma i benefici per la sinistra sono meno evidenti. Anche prima delle elezioni, Veltroni disse di aver voluto una cooperazione con Berlusconi sulle riforme elettorali e costituzionali per rendere l'Italia piú facile da governare. Un intento nobile, eccetto per il fatto che si era giá provato precedentemente, con conseguenze disastrose.
Negli anni '90, per le insistenze di Massimo D'Alema, leader del maggiore partito di sinistra, il governo di centro-sinistra si trattenne dall'emulgare leggi che intaccassero il monopolio virtuale di Berlusconi sulle televisioni private.
D'Alema sperava di conquistare cosí il supporto di Berlusconi per le riforme politiche. Ma Berlusconi poi affondó il progetto - e tornó al potere nel 2001 con il suo impero mediatico intatto.
Ciononostante la tregua ha un forte appeal per Veltroni, che si trova in una posizione vulnerabile. Una ragione per cui il governo di centro-sinistra di Romano Prodi inizió a traballare é stata la scelta del leader del PD di distanziarsene dopo essere stato eletto lo scorso autunno. La sua tattica elettorale é clamorosamente fallita: ha respinto un'alleanza con i partiti di sinistra, insistendo che il PD dovesse correre da solo. E la sua scelta del candidato a sindaco di Roma si é provata sbagliatissima. Francesco Rutelli, che era giá stato sindaco per due volte, é riuscito a ridurre i voti del centro-sinistra dal 62% al 46%.
Il dialogo, con il suo ruolo promesso nel costruire una nuova Italia, non consente il fiaccante periodo di post-mortem che un partito sconfitto potrebbe altrimenti soffrire. Ciononostante questo potrebbe essere proprio quello di cui la sinistra ha bisogno. Radicata in un credo discreditato, l'Eurocomunismo, ed un movimento discreditato, la Democrazia Cristiana, i suoi principali leader - Veltroni, Rutelli e D'Alema - sono stati rifiutati dagli elettori, superati in intelligenza da Berlusconi, o entrambe le cose.
Il rischio é che l'Italia potrebbe avere non un governo ombra, ma un'opposizione fantasma.
[Articolo originale]

venerdì 20 giugno 2008

Cosa dicono di noi......

Deutschlandfunk, 19.5.08
La libertà di stampa all’italiana.
Con monopoli televisivi e censure i partiti di governo rimuovono le critiche.
Le cose non vanno troppo bene per la libertà di informazione italiana. Nella nuova classifica dell'Organizzazione "Cronisti senza frontiere", che comprende 139 Stati esaminati, l'Italia si è posizionata al quarantesimo posto. Il motivo ha un nome : Silvio Berlusconi. Il potere nelle mani del Presidente del Consiglio italiano e magnate delle televisioni è controverso e unico in Europa. Kirstin Hausen racconta. Giovedì sera. Su RAI 2, il secondo canale della televisione pubblica, è in corso "Annozero", una controversa trasmissione di approfondimento in Italia. Controversa, perché critica. Troppo critica per i gusti di Silvio Berlusconi, i cui processi sono già stati argomento della trasmissione. Il conduttore, un signore non troppo alto e con riccioli grigiastri, è Michele Santoro. Egli simboleggia come nessun altro giornalista la lotta contro la superiorità delle televisioni del nuovo e vecchio Presidente del Consiglio. Infatti, della sua critica a Silvio Berlusconi, Santoro non fa alcun mistero. Argomento della serata di giovedì sera: gli immigrati non europei, la paura degli italiani verso di loro e la politica verso gli stranieri del governo Berlusconi. La parola viene data a esponenti di entrambe gli schieramenti: residenti furenti e immigrati arrabbiati, un ministro del governo e un'avvocatessa che difende gli immigrati. Durante la trasmissione viene anche ricordato che la situazione, che oggi viene considerata insostenibile dai partiti al governo, fu provocata in parte da loro stessi. Nel 2002 promulgarono infatti una legge contro il voto dell'opposizione che ha di fatto favorito l'immigrazione illegale. In studio siede anche Marco Travaglio, un giornalista che da una settimana occupa le prime pagine dei giornali. In una intervista televisiva aveva dipinto Renato Schifani, il nuovo Presidente del Senato, come "amico della mafia". Uno scandalo, così l'intero mondo politico si indignava. Lo scandalo tuttavia non consiste nel fatto che il Presidente del Senato in passato fosse stato membro della società di assicurazioni Sikula Broker insieme a Mandalà, successivamente condannato come capo mafia, e che aveva lavorato come consulente esterno per il consiglio comunale di Villabate (Palermo), poi sciolto per infiltrazioni mafiose. Lo scandalo è che qualcuno osi raccontare questo in televisione. Ora Schifani vuole querelare Travaglio per diffamazione.
"In verità qualcuno vuole avvelenare il clima di dialogo e collaborazione che si sta instaurando in Parlamento. Ora tocca a me pagarne il prezzo, ma sono estremamente tranquillo."
In merito alle accuse il Presidente del Senato Renato Schifani non entra. La televisione pubblica RAI, che aveva trasmesso in diretta l'intervista a Marco Travaglio, si è prontamente scusata apertamente nei confronti di Schifani. Con soddisfazione dei partiti al governo. Ma anche gli esponenti dell'opposizione hanno applaudito il passo fatto dalla RAI. Nessuno del partito di Walter Veltroni ha difeso Marco Travaglio. Ma a ciò il giornalista è già abituato. E non lo preoccupa.
"Io sono un giornalista e per me è indifferente cosa dicono i politici di me. I giornalisti devono informare sulla verità, ed è ciò che ho fatto."
Marco Travaglio interpreta fedelmente il suo mestiere di giornalista e possiede un'etica professionale, che per molti giornalisti italiani sembra smarrita o forse essere stata fatta sparire. Ricorrere alla censura non è nemmeno necessario quando certi temi fin dal principio vengono taciuti, a causa del fatto che i giornalisti temono ripercussioni. Allo stesso tempo si osserva un dilagare dell'indifferenza. Molti italiani danno segno di essere stanchi di sentir parlare della coscienza non così pulita dei politici. Una dittatura morbida, la chiama lo scrittore Nanni Ballestrini. E intende l'intera società.
"Noi siamo già da lungo tempo, dall'inizio dell'era Berlusconi, in questa fase di decadenza. Travaglio ha raccontato una cosa che non era affatto sconosciuta e che può essere verificata. Ma nessuno verifica perché agli italiani non interessa farlo. Al contrario: quando un politico si comporta in quel modo è intelligente e viene persino ammirato. Come Berlusconi, il cui fascino deriva anche dal fatto che abbia così tanti processi sulle spalle."
Nonostante ciò Berlusconi non gradisce quando in televisione si parla di questi processi. Nei canali da lui posseduti basta una telefonata per rimuovere una notizia critica nei suoi confronti. Nella televisione pubblica la sua influenza non è così diretta, ma è tuttavia palpabile. In Italia infatti i partiti al governo nominano nelle posizioni di dirigenza della RAI persone di fiducia. E presto questi posti verranno nuovamente riassegnati.
[Articolo originale di Kirstin Hausen] http://www.dradio.de/dlf/sendungen/europaheute/786922/

giovedì 19 giugno 2008

Cosa dicono di noi......

Visto che quello che sta succedendo in Italia sta suscitando molto interesse da parte della stampa internazionale, con il post di oggi, ho pensato di iniziare, compatibilmente con il tempo che riesco a dedicare a questa attività, ad evidenziare ciò che la stampa estera scrive sulle attuali vicende italiane. Mi è sembrata una buona idea, anche perché si tratta di articoli di alcuni tra i più importanti quotidiani esteri, e quindi redatti da giornalisti che scrivono liberamente ciò che pensano, e che comunque trattando vicende italiane, non subiscono il rischio di condizionamenti di sorta da parte di direttori, editori ecc. ecc. Per correttezza ho pensato inoltre di inserire i link agli articoli in lingua originale, e di evidenziare articoli o stralci di articoli di giornali con orientamenti politici diversi. Oggi mi piace partire da un articolo presente ieri su El Paìs.

El País, 18.6.08
Berlusconi cerca l’impunità legale in Italia
Il premier annuncia una legge che impedirá di processare le alte cariche dello Stato
Dopo un mese di luna di miele con gli italiani, un indice di popolaritá del 68%, molto dialogo con l'opposizione ed iniziative legislative (spazzatura, immigrazione, sicurezza nelle cittá...) disegnate per coltivare la sua nuova immagine di statista, Silvio Berlusconi torna alla sua essenza.
In solo 24 ore lancia un attacco contro giudici e pm, presenta decreti per bloccare i processi in cui é imputato, fa adirare il Presidente della Repubblica, scandalizza l'opposizione ed é accusato di legiferare per se stesso violando il conflitto di interessi.
Dopo aver mandato al Senato due emendamenti che paralizzeranno per un anno i processi per crimini commessi prima del 2002, data in cui ricadono quelli in cui lui stesso é imputato, Berlusconi ha mandato una lettera aperta al presidente del Senato dove accusa i "magistrati di estrema sinistra" di "inventare accuse fantasiose" contro di lui, e nella quale annuncia che sta per ultimare una legge, versione migliorata di un'altra dichiarata incostituzionale nel 2004 (il cosiddetto lodo Schifani), che impedirá di processare le cinque piú alte autoritá dello Stato mentre siano in carica.
Ma l'attacco non finisce lí. Nella sua lettera, Berlusconi scrive che il decreto é stato "pensato per il bene di tutta la comunitá", anche se ammette che paralizzerá "uno dei tanti processi creati contro di me". Si riferisce al caso Mills, e accusa magistrato e pm di "usare la giustizia con fini mediatici e politici", e di "stare supinamente adagiati sulla tesi d'accusa". Ieri, i suoi avvocati hanno ricusato il presidente del tribunale milanese, Nicoletta Gandus.
Al centro del processo contro Berlusconi c'é l'accusa di aver ordinato il pagamento di 600.000 dollari (circa 387.000 euro) all'avvocato inglese David Mills come ricompensa per non aver rivelato, durante due processi in cui aveva partecipato come testimone, informazioni su due imprese off-shore di Mediaset, aperte secondo i pm per riciclare denaro sporco.
Il clima di concordia si é sfasciato. Al Senato l'opposizione mette su la prima protesta della legislatura. Alcuni hanno dei cartelli: "Impunitá per il premier, tolleranza zero per gli altri". Ci sono forti proteste, e decine di richieste di parola per ostacolare l'approvazione del decreto che include gli emendamenti salva-Berlusconi.
PD, UDC e IdV sembrano uniti per la prima volta. Antonio di Pietro dichiara che "Berlusconi sta portando avanti una strategia criminale". Il Partito Democratico parla di "colpo di mano" e l'Associazione Nazionale dei Magistrati lo accusa di "denigrare e delegittimare i giudici".
Al Quirinale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mostra la sua indignazione per l'invio al parlamento delle misure per congelare i processi, senza prima esserne stato messo al corrente. "Se fossero state nel decreto che mi hanno mostrato, non lo avrei firmato", dichiara.

mercoledì 18 giugno 2008

Il Berlusconi di sempre.....

E’ il solito Berlusconi.
A fronte degli ultimi avvenimenti, è proprio il caso di dirlo.
E’ il solito Berlusconi.
E’ lo stesso Berlusconi dei precedenti due governi da lui presieduti. Arrogante, prevaricatore, con il senso di onnipotenza, con una forte tendenza a emettere provvedimenti e leggi ad personam, accusatore a suo piacimento della magistratura quando viene toccato personalmente, incurante spesso e volentieri degli aspetti che caratterizzano la nostra costituzione, con una forte propensione a prendere decisioni che vanno contro quelle che sono le basi della democrazia.
Insomma, è il Berlusconi di sempre !
Alla faccia delle ipotesi di dialogo costruttivo tra maggioranza e opposizione.
Sarei curioso di sapere, alla luce degli eventi delle ultime settimane, cosa ne pensano quei personaggi, alcuni facenti parte del mondo dello spettacolo, che proprio qualche settimana fa esclamavano : “E’ cambiato”, “Credo a quello che dice”, “Io sto con Berlusconi”, “Adesso che ha sistemato i suoi interessi, penserà anche agli interessi dei cittadini”.
Frasi pronunciate anche da chi, fino a qualche tempo fa, era schierato apertamente contro.
Contro il modo di procedere del cavaliere, contro il suo modo di concepire l’attività politica e l’attività di governo.
Stupidate, grandi stupidate.
Non bisogna essere dei politici navigati, delle menti eccelse, dei critici di professione, per notare che siamo di fronte anche questa volta, al Berlusconi di sempre.
Il suo modo di procedere, che è poi il modo di procedere dell’attuale governo e dei suoi adepti, verso temi come :
la profonda crisi che contraddistingue Alitalia (prestito di 300 milioni di euro, poi diventato “regalo”)
Il non adeguamento alle 3 sentenze che condannano mediaset a lasciare libere le frequenze per Europa 7 e a far trasmettere Rete 4 sul satellite (tentativi di rendere Rete 4 intoccabile).
L’arroganza dimostrata già durante la campagna elettorale , secondo me non giustificata da un problema di “violazione della privacy”, con la quale ha portato a conoscenza dei cittadini la sua volontà di un disegno di legge anti-intercettazioni (grave penalizzazione delle potenzialità di indagine della magistratura e di conseguenza della giustizia in Italia)
Il tentativo di riproporre l’immunità per le alte cariche dello stato (tentativo di rispolverare il famoso e dal mio punto di vista scandaloso lodo Schifani, con il quale già in passato si voleva garantire l'immunità e la sospensione dei processi in corso per le cinque più alte cariche dello Stato, già dichiarato illegittimo dalla stessa Corte Costituzionale)
La lettera editto, letta ieri dal Presidente del senato Schifani, con la quale Berlusconi ha esternato giudizi in generale sulla magistratura, su un sostituto procuratore della repubblica del tribunale di Milano, e su un processo a suo carico, oltre alle sue volontà di accettare un emendamento che prevede la sospensione per un anno dei processi meno recenti (tra cui naturalmente uno a suo carico)
Non fanno altro che evidenziare il suo solito modo di amministrare la cosa pubblica, in funzione soprattutto dei suoi interessi e degli interessi dei suoi adepti.
Il nostro paese è ormai chiaramente in sofferenza democratica.
Speriamo che anche Veltroni apra finalmente gli occhi !!!!
http://it.youtube.com/watch?v=sivXOAhsPmg

martedì 17 giugno 2008

Un impegno civico per un futuro dignitoso e libero....

In Italia siamo quasi abituati ad accettare che certi politici mentano, rubino, corrompano, si facciano corrompere, siano collusi con la mafia ecc. ecc.
Ci lamentiamo, al bar, in ufficio, a casa, ma non facciamo niente.
La gente fa fatica a pensare di scendere in piazza, anzi, molti hanno paura a prendere una posizione, pensano di essere impotenti.
In Brasile per esempio, dicono con rassegnazione, che la gente e' povera perche' i politici rubano. Certo, là le cose forse stanno cambiando in meglio anche se ci vorra' molto tempo perche e' una ex-colonia, che per circa 400 anni ha avuto la schiavitu' e per circa 100 anni dittature militari.
E’ una democrazia giovane, di 20 anni.
Noi ? Noi invece stiamo regredendo, abbiamo una civilta' di oltre 2000 anni, ma siamo sulla via giusta per dire che la gente si sta impoverendo anche perche' i politici rubano e sprecano i soldi pubblici. Molti non sono informati o sono male informati perche' i nostri mezzi di informazione (soprattutto tv e giornali) complici e asserviti alla classe dirigente e/o politica raccontano le notizie che vogliono e come vogliono.
Ogni cittadino però potrebbe fare la sua parte, partecipare alle manifestazioni, scendere in piazza, potrebbe informarsi, diffondere le notizie e non le opinioni, potrebbe scrivere ai giornali.
Purtroppo in Italia siamo troppo individualisti, in generale non abbiamo senso civico, non crediamo al potere della societa' come gruppo di individui con dei diritti e dei doveri, e alla facolta' di esprimerci e rivendicare cio' che ci spetta.
Purtroppo molti italiani sono distratti oltretutto dalla vita e dai problemi di tutti i giorni (casa, famiglia, lavoro ecc.) e in moltissimi casi protesi affannosamente alla ricerca del proprio sostentamento.
In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, sono necessari impegno, tempo e dedizione, per attuare un impegno civico in difesa dei valori che contraddistinguono un paese veramente libero, valori in cui molti cittadini ancora credono.
Sono convinto quindi che molti cittadini credono nell’importanza di un impegno civico in difesa dei valori che contano nell’ambito di una democrazia.
Però non è facile, soprattutto in un contesto difficile come quello che viviamo quotidianamente, soprattutto per chi non è pensionato e deve quindi preoccuparsi anche del proprio sostentamento e magari anche di quello della sua famiglia, soprattutto per chi non trae compenso economico dal proprio impegno civico, o per chi non fa di mestiere attività politica.
Io credo sia necessaria comunque una forma di resistenza civile, che dobbiamo svolgere per impedire la legalizzazione della illegalita', la furberia di chi utilizza il potere per portare avanti i propri interessi, l’arroganza tipica di molti politici, l’idea che "con i soldi si puo' comprare tutto" e per garantire a noi, ai nostri figli e al nostro paese, un futuro dignitoso.

lunedì 16 giugno 2008

Il barbaro assassinio di Giuseppe Basile

Mentre si attende di conoscere l'assassino o gli assassini di Giuseppe Basile, detto Peppino, pare ci siano delle ragionevoli ipotesi che la sua incisiva e determinata attività politico-amministrativa abbia potuto essere il "movente" della sua morte.
Giuseppe Basile era consigliere comunale ad Ugento, e consigliere provinciale per la provincia di Lecce, ed era noto soprattutto in quel territorio per le sue battaglie politiche in difesa della legalità.
"Alla fine mi ammazzeranno" aveva detto pochi giorni fa, e infatti l'hanno ammazzato !
Il sindaco Ozza ha escluso, prima ancora che le indagini facciano il loro corso……, che possa essere stato ucciso per le sue battaglie in Consiglio comunale. A livello nazionale, sino ad ora, non si è alzata una sola voce "autorevole" soprattutto nell’ambito della maggioranza di governo, per esprimere sdegno e condanna di tale vile assassinio ! Oltre ad essere una cosa dal mio punto di vista grave, è soprattutto un segno di silenziosa e grave complicità morale con gli assassini, chiunque essi siano !
Come mai nessun esponente del governo si è pronunciato sull'accaduto ? Non credo proprio che solo Di Pietro e Veltroni siano venuti a conoscenza della tragica morte di Basile. Possibile che il presidente del consiglio non abbia avuto almeno un minuto per fingere dispiacere ? E il governo in generale ? Tace, come Emilio Fede ieri sera nel “suo” telegiornale.
Siamo di fronte comunque, indipendentemente dall’appartenenza politica, all’ assassinio di una persona ritenuta da tutti una persona per bene. Mi chiedo inoltre, come mai il sindaco Ozza, invece di rappresentare il dolore di un paese intero, a fronte di un omicidio così brutale e avvenuto nel comune da lui presieduto, davanti alle telecamere ha pensato bene di difendersi e difendere esclusivamente il lavoro della propria giunta…..

venerdì 13 giugno 2008

Legambiente e il disegno di legge sulle intercettazioni....

(ANSA) - ROMA – 13 giugno 2008
Nel disegno di legge sulle intercettazioni approvato oggi dal Consiglio dei ministri sono resi "inascoltabili i trafficanti di rifiuti'' e ''le ecomafie ringraziano''.
Ad affermarlo e' Legambiente, che si appella all'Aula affinche' modifichi il provvedimento. ''Con questo disegno di legge - afferma l'associazione - il traffico illecito dei rifiuti diventa ancora piu' facile. Impedendo l'uso delle intercettazioni, si nega infatti alle indagini un importante strumento contro un reato particolarmente odioso che compromette la salute di intere comunita'''. Le intercettazioni, ricorda Legambiente, sono infatti consentite solo per reati puniti con pene superiori a 10 anni di reclusione, e con un'unica deroga per i reati contro la Pubblica amministrazione. ''Da tempo Legambiente sottolinea come le armi per combattere le ecomafie siano insufficienti a fronteggiare la crescita del fenomeno - prosegue il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - negli anni passati si sono raggiunti buoni risultati di repressione solo contro la rete di trafficanti di spazzatura di ogni genere, grazie all'introduzione nel Codice dell'Ambiente del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti. Abbiamo sottolineato l'importanza di una deroga anche per questo reato, che prevede una pena massima di cinque anni e non rientra quindi tra i 'delitti ascoltabili'. Ci appelliamo ora all'Aula - conclude - affinche' si modifichi il provvedimento, per non fare passi indietro nella lotta ai killer del territorio''. (ANSA). CR

giovedì 12 giugno 2008

A proposito di pregiudicati in parlamento …….

Oggi vorrei rimettere all’attenzione di chi mi legge un argomento che mi sta molto a cuore.
Il numeroso gruppo di deputati e senatori pregiudicati e/o condannati in via definitiva che ci sta rappresentando in Parlamento !
Come tutti sappiamo, o facciamo finta di non sapere, Dell’Utri, che ha la sua bella poltroncina in senato, è sicuramente il personaggio più rappresentativo di questo numeroso gruppo…..
Io non ne ho mai fatto un mistero, da un po’ di tempo, anche per questo motivo, ma non solo, mi vergogno di essere italiano.
A questo riguardo, più sotto inserisco un link ad un video estratto da una puntata di un po’ di tempo fa della trasmissione televisiva “annozero” che mette in evidenza uno spezzone di intervista fatta dalla giornalista Borromeo ad un giovane, a suo tempo rappresentante dei “Circoli del buon governo” ….. gestiti da Dell’Utri.
Se uno ascolta attentamente ciò che questo giovane politico (?!) risponde e afferma, si rende conto della pochezza di ideali e di valori che lo contraddistingue.
Queste sono le giovani nuove leve di una parte del nostro schieramento politico italiano.
Non c’è che dire, sono ben indottrinati……
Mi viene da dire solo una cosa. Che tristezza !!!!
http://it.youtube.com/watch?v=sZWNLv91MfE

martedì 10 giugno 2008

Intercettazioni : una proposta di legge vergognosa !

Quindi, se abbiamo capito bene, la proposta di legge prevede che nell’ambito di indagini per reati che non sono commessi da mafiosi o terroristi, non si potranno più effettuare intercettazioni !!!
E le indagini relative a reati di omicidio, pedofilia, sequestro di persona, violenza e molestia sessuale, furti, rapine, concussione, corruzione, insider trading, falso in bilancio, ecc. ecc. che fine faranno ????
Complimenti !!!
La volontà sembra quella di trasformare definitivamente l'Italia in una nazione dove può imperare l’illegalità senza problemi.
Molti italiani non avevano dubbi in proposito.
Veltroni intanto che sta a fa ???
Dormicchia, tranquillamente, serenamente, e pacatamente dialoga……
Intanto una nazione è ingoiata giorno dopo giorno, boccone dopo boccone, dalla politica del malaffare….
Di seguito un commento che condivido pienamente, apparso ieri sul sito di Antonio Di Pietro in merito alla proposta di legge che vuole far limitare l’uso delle intercettazioni da parte della magistratura.

“Le intercettazioni sono strumento vitale per condurre la lotta alla criminalità organizzata, al terrorismo, al contrabbando, alla droga, alla corruzione del sistema economico e per smascherare i manovratori che spesso si nascondono a livello politico. Il governo di centrodestra e coloro che mantengono posizioni ambigue in Parlamento su questa proposta di "legge bavaglio" non hanno alcun rispetto dei cittadini se affermano che la limitazione delle intercettazioni è a tutela della privacy dell’individuo, quando negli ultimi anni le intercettazioni si sono rivelate l’unica tutela dei cittadini dalla disonestà di molti politici. Il Pd tentenna ed anche in questa battaglia spetta all’ Italia dei Valori il ruolo di schierarsi come unica vera opposizione. Oggi ho ospitato sul mio blog la diretta di Marco Travaglio così come faccio ogni lunedì. Marco ha parlato di intercettazioni spiegando molto approfonditamente cosa gli italiani non avrebbero saputo se questa proposta di legge vergogna fosse stata in vigore durante gli ultimi anni di storia di questo Paese. La maggior parte dei casi citati dal giornalista coinvolgono politici di tutti i colori e discutibili uomini d’affari, accomunati da un comun denominatore: la disonestà”.

lunedì 9 giugno 2008

La clinica degli orrori......

Oggi voglio mettere in evidenza una notizia in ambito sanità milanese, che mi ha veramente disgustato.
Metto all’attenzione di chi mi legge, un articolo uscito oggi su libero.it.

Sono complessivamente 14 le ordinanze d'arresto nell'ambito dell'inchiesta su presunte truffe al Sistema sanitario nazionale che coinvolge la clinica Santa Rita di Milano: 2 in carcere. Agli indagati vengono contesti 90 episodi di lesioni gravi e gravissime e 5 di omicidi volontari per interventi operatori inutili e dannosi nei confronti di pazienti che non sarebbero stati messi al corrente dei rischi che correvano. Lo scopo, quello di ottenere rimborsi dal Servizio Sanitario, non dovuti, secondo l'inchiesta, per circa 2 milioni di euro.
Quella messa a fuoco dall'indagine della Guardia di Finanza e della magistratura milanese, appare coma la fotografia di una vera e propria "clinica degli orrori". Tre le ordinanze d'arresto nei confronti di medici per omicidio volontario e lesioni gravissime. Sequestrati rimborsi dal SSN per 2,5 milioni e 4 mila cartelle cliniche. Da quanto emerge, nel corso di interventi sarebbero stati asportati ad esempio polmoni anche in caso di tubercolosi.
In altri casi sarebbero state asportate mammelle a donne in giovane eta', anche ad una ragazza di 18 anni, senza motivo, quando sarebbe bastata la semplice asportazione di noduli. Una donna di 88 anni affetta da tumore, sarebbe stata operata 3 volte in tre mesi (con un rimborso di 12 mila euro a intervento) quando sarebbe bastato un solo intervento, sempre per avere maggiori soldi dal sistema sanitario. In molti casi il consenso all'intervento non sarebbe stato firmato dai pazienti e l'operazione eseguita anche contro il parere del medico curante. Complessivamente 18 gli indagati.
PROPRIETARIO AGLI ARRESTI - Attraverso i 'bonus' ottenuti eseguendo operazioni inutili, se non dannose, sui i loro pazienti i medici indagati della Casa di cura milanese Santa Rita vedevano lievitare i loro compensi mensili da 1.700 a 27.000 euro. E' uno degli aspetti che emerge dall'operazione condotta dalla procura del capoluogo lombardo che ha portato all'emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare con accuse che vanno dalla truffa al sistema sanitario nazionale all'omicidio aggravato dalla crudelta'. I vertici della clinica avrebbero adottato un criterio ben preciso per scegliere i medici da 'arruolare' nella loro struttura: i camici bianchi prescelti sarebbero stati, infatti, coloro i quali davano la loro disponibilita' ad operazioni "avventate", "inutili" e "dannose". In cambio, ai sanitari veniva offerta la possibilita' di rimpolpare il loro stipendio ordinario di 1.700 euro. Agli arresti domiciliari e' finito anche il proprietario e amministratore unico della struttura, il notaio Francesco Paolo Pipitone”.

Lo squallore di certi delinquenti, perché così bisogna definirli, non ha confini.
Il recuperare soldi in qualche modo per spirito di sopravvivenza può essere giustificato.
La mania di arricchimento sulla pelle e sulla salute dei pazienti da parte di professionisti già retribuiti e che molte volte percepiscono cifre di tutto rispetto, NO ! Non è accettabile !!
Bisogna solo sperare nella giustizia !! Purtroppo in Italia la giustizia fa acqua da tutte le parti ma certamente non per colpa della magistratura, ma per colpa di certi settori della politica italiana che hanno contribuito alle grosse disfunzioni attuali. Spero comunque che i medici coinvolti paghino molto pesantemente per ciò che hanno fatto e che finiscano di esercitare la professione, anche per rispetto a quei medici che lavorano con dedizione e con senso di responsabilità.
Non oso pensare ciò che stanno provando i parenti delle vittime e delle persone danneggiate gravemente nella loro salute da questi mostri travestiti da medici.
Che schifo !! Siamo messi veramente male.

venerdì 6 giugno 2008

A munnezza ....

Un vecchissimo adagio napoletano recita: "'A munnezza è ricchezza".
Ovviamente inutile è la traduzione. Il significato è infatti chiaro. Quattordici anni di ciò che ci si ostina a chiamare emergenza ed è invece la normalità di chi non ci fa più caso e lascia scorrere la propria vita tra soddisfazioni e affanni, di chi si interessa ma fino a che non lo toccano “chi se ne frega”, di chi ama la propria città ma dormiva e ha avuto un pessimo risveglio.
La questione della "munnezza" campana , oltre che business per il malaffare e non solo, in realtà è stata una trappola, un buco nero, per tutti coloro che hanno voluto o dovuto tentare di dare delle risposte ai tanti perchè di arretratezza, indolenza, immobilismo. Chiunque sia stato sfiorato dall'affare “munnezza” ci si è trovato invischiato, impaludato senza possibilità di scampo. Chiunque si sia passato la patata bollente non ha fatto altro che prendere atto della situazione preesistente ed adeguarsi, uniformandosi al sistema e facendosi inghiottire da questo enorme buco nero fatto di rifiuti, discariche, cave, proteste, negligenza, e soprattutto soldi, tanti, troppi soldi.
La corte dei conti ha stimato che la pseudo emergenza sia costata circa 1,8 miliardi di euro, pari a un numero esorbitante di miliardi delle vecchie lire. E non ci si avvia ancora verso soluzioni definitive. Decine di milioni inghiottiti anch'essi dal buco nero, e finiti chissà dove. Dieci anni per costruire un inceneritore di fatto già obsoleto. Un'azienda -Impregilo e Fibe Campania- nel mirino della magistratura e processi in corso per il governatore da ex commissario per l'emergenza. L'ultima svolta l'operazione “rompiballe” con la quale sono stati messi agli arresti domiciliari vari funzionari.
Anche il prefetto di Napoli indagato in veste di ex.
La mia modesta e amara conclusione è che avere l'emergenza rifiuti in Campania ha fatto e fa comodo a molti….
Perchè la situazione eccezionale muove soldi e in campania i soldi devono girare, diciamo essere riciclati. Perchè la camorra veste ormai giacca e cravatta ed è nel sistema economico. E questo fa male, forse più dei morti ammazzati. Perchè è comunque una partita giocata sulle spalle e sulla pelle della gente. Ed emergenza dopo emergenza, il sud non rialza mai la testa.

mercoledì 4 giugno 2008

Un paese da ripensare ….

A qualcuno piace definire l’Italia, un paese tra i sette più sviluppati del mondo.
Io credo invece che siamo in una situazione degna dei paesi sottosviluppati.
Abbiamo, sul territorio nazionale, una grossa percentuale di scuole che cadono a pezzi, le aziende più grosse che chiudono o che non producono, e si occupano solo di speculazioni finanziarie e immobiliari.
La malavita governa, l'occupazione diminuisce ogni giorno di più, anche se si vuol far credere il contrario.
Il precariato, soprattutto tra i giovani ha raggiunto livelli molto preoccupanti e i lavoratori "over 40" sono ritenuti già vecchi. Gli ospedali per il 50% sono fatiscenti. Chi lavora, soprattutto nell’ambito degli enti statali, è quasi sempre raccomandato e non c'è meritocrazia.
I servizi pubblici sono scadenti, e nella maggior parte dei casi sono mal gestiti e gestiti da persone raccomandate e incompetenti.
Vi sembra un paese sviluppato? A me sinceramente no!
L'amministrazione in Campania è sempre la stessa e i problemi sono gli stessi da decenni.
Forse non c'è la volontà politica di risolvere il problema criminalità …..ed è sempre colpa dei cittadini, che magari non vogliono la discarica sotto casa. Ma il territorio di chi è ? Dello stato.
E lo stato chi è ? E' una istituzione giuridica formata da cittadini che credo abbiano il diritto di partecipare alle scelte riguardanti il proprio territorio. Se il problema non si risolve come fare ad estirparlo alla radice?
La classe politica attuale, probabilmente non è in grado di dare risposte e di coinvolgere i veri proprietari dello stato, i cittadini.
La politica è schiava della malavita e del denaro. Se non si cambia radicalmente, difficilmente si potranno risolvere i gravi problemi che assillano il nostro paese.
Credo che l'Italia sia un paese da ripensare completamente.

lunedì 2 giugno 2008

2 giugno, la festa della repubblica

In questa data si ricorda il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 con il quale gli italiani furono chiamati a scegliere la futura forma di governo, nel ballottaggio monarchico-repubblicano. La Monarchia ricevette 10.719.284 preferenze; con 12.717.923 voti a favore, nacque la Repubblica Italiana ! Sofferta la vittoria repubblicana, che ottenne al Centro-Nord un buon 63%, mentre al Sud vinse la Monarchia con il 67% dei voti. Su scala nazionale la sconfitta monarchica provocò l’esilio dei regnanti di Casa Savoia, che sono tornati in Italia solo nel 2003, dopo 57 anni d’esilio. Importante aggiungere che per l’occasione si ebbe la prima tornata elettorale italiana a vero suffragio universale: finalmente anche le donne andarono alle urne.
Il 2 giugno si celebra non solo la Festa delle Repubblica, ma la festa degli italiani, che in questa ricorrenza credo che dovrebbero ritrovare un sentimento di unità nazionale, al di là delle voglie secessioniste che, purtroppo, emergono ancora da parte di alcune fazioni politiche. Per far fronte a queste volontà credo sia necessario il desiderio di unità sancito anche dalla Costituzione, che costituisce uno dei momenti più alti e solenni nel quale riconfermare l’identità italiana e il nostro patrimonio di cultura e civiltà.
Un’identità che ci accompagna anche nella costruzione dell’Europa, intesa come sintesi, non solo ideale, dei valori di libertà e progresso. Il 2 giugno 1946 il popolo italiano scelse la Repubblica, la democrazia, e si lasciò alle spalle uno dei periodi più drammatici della storia d’Italia. Quel cammino di libertà, di faticosa riconquista della libertà, costituisce ancora oggi un esempio e un monito.
La solidarietà, la democrazia e i principi su cui si fonda la nostra Costituzione, credo che siano un patrimonio di valori non solo da difendere, ma da alimentare ogni giorno nella consapevolezza che la libertà costituisce un approdo mai definitivamente raggiunto.