lunedì 2 giugno 2008

2 giugno, la festa della repubblica

In questa data si ricorda il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 con il quale gli italiani furono chiamati a scegliere la futura forma di governo, nel ballottaggio monarchico-repubblicano. La Monarchia ricevette 10.719.284 preferenze; con 12.717.923 voti a favore, nacque la Repubblica Italiana ! Sofferta la vittoria repubblicana, che ottenne al Centro-Nord un buon 63%, mentre al Sud vinse la Monarchia con il 67% dei voti. Su scala nazionale la sconfitta monarchica provocò l’esilio dei regnanti di Casa Savoia, che sono tornati in Italia solo nel 2003, dopo 57 anni d’esilio. Importante aggiungere che per l’occasione si ebbe la prima tornata elettorale italiana a vero suffragio universale: finalmente anche le donne andarono alle urne.
Il 2 giugno si celebra non solo la Festa delle Repubblica, ma la festa degli italiani, che in questa ricorrenza credo che dovrebbero ritrovare un sentimento di unità nazionale, al di là delle voglie secessioniste che, purtroppo, emergono ancora da parte di alcune fazioni politiche. Per far fronte a queste volontà credo sia necessario il desiderio di unità sancito anche dalla Costituzione, che costituisce uno dei momenti più alti e solenni nel quale riconfermare l’identità italiana e il nostro patrimonio di cultura e civiltà.
Un’identità che ci accompagna anche nella costruzione dell’Europa, intesa come sintesi, non solo ideale, dei valori di libertà e progresso. Il 2 giugno 1946 il popolo italiano scelse la Repubblica, la democrazia, e si lasciò alle spalle uno dei periodi più drammatici della storia d’Italia. Quel cammino di libertà, di faticosa riconquista della libertà, costituisce ancora oggi un esempio e un monito.
La solidarietà, la democrazia e i principi su cui si fonda la nostra Costituzione, credo che siano un patrimonio di valori non solo da difendere, ma da alimentare ogni giorno nella consapevolezza che la libertà costituisce un approdo mai definitivamente raggiunto.

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