mercoledì 28 maggio 2008

A proposito di .......

Oggi voglio condividere con chi mi legge, attraverso il link sotto evidenziato, alcune considerazioni molto interessanti fatte lunedì scorso da Marco Travaglio in merito a diverse tematiche emerse durante questo ultimo periodo. Abolizione dell’ ICI, federalismo fiscale, detassazione degli straordinari, mutui, lavoro in nero, precariato, centrali nucleari, ponte sullo stretto, reato di clandestinità ecc. ecc. http://it.youtube.com/watch?v=qQMmt2AiebU

lunedì 26 maggio 2008

Il ponte sullo stretto, un insulto ai reali bisogni del sud e della nazione

Esistono decisioni che ritornano prioritarie con il ritorno di Berlusconi al governo. Tra queste decisioni c'è senz'altro il Ponte sullo Stretto di Messina………. Dal governo, nella persona del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, è arrivato un invito ad accelerare i tempi per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, e l'assicurazione, da parte della Società Stretto di Messina Spa, di dare ad Impregilo, entro gennaio del 2009, l'ordine di inizio attività per predisporre il progetto definitivo della grande opera. Come ovvio, non tutti pensano che la costruzione del Ponte sia una priorità per l'Italia. Proprio nel giorno in cui il ministro delle Infrastrutture ha invitato a riavviare le procedure per la realizzazione dell'opera, Mario Sarcinelli, presidente di Dexia Crediop, istituto che ha come core business proprio il finanziamento delle opere pubbliche (oltre 54,4 miliardi di attività totali consolidate nel 2007) frena sul progetto.
"Le opere pubbliche necessarie all'Italia sono i trasporti - ha detto a margine di un convegno svoltosi a Roma - ma tra queste non c'è, certamente, il Ponte di Messina".
Marcegaglia, presidente di Confindustria, ritiene che il Ponte sullo Stretto di Messina, che il governo ha intenzione di iniziare a realizzare in tempi brevi, sia un'opera "che costa molto" ma che ci sono anche altre priorità, per quel che riguarda le infrastrutture.
“Questa è un'opera che costa molto, è un'opera che è lì - ha detto a margine dell'assemblea degli industriali di Treviso - Ma penso che sia altrettanto importante investire nella Tav, nelle autostrade, nelle ferrovie, nei porti . Quindi ci sono anche altre priorità".
Personalmente, ritengo incredibile che con un bilancio dello stato nelle condizioni che tutti conosciamo, e in una situazione di profonda crisi economica come quella che stiamo vivendo, il ponte sullo stretto sia una delle massime priorità del nuovo governo Berlusconi ! Mi sembra che i problemi del nostro paese siano molto più gravi e importanti, e siano sicuramente da ricercare in altri ambiti, non certo tra Messina e Reggio Calabria !!
Si dice che il ponte dovrebbe essere pronto nel 2019 e costerà tra i 6,5 e i 9 miliardi di euro !!! E’ chiaro che chi spinge la costruzione del ponte e vede in essa la risoluzione dei mali del sud, avrà le sue buone ragioni……
Sono veramente scandalizzato, non aggiungo altro.
Di seguito un link ad un sito per chi ha voglia di farsi un po’ di “cultura” in merito.

sabato 24 maggio 2008

La scomparsa della memoria .......

Oggi posto una lettera ricevuta e pubblicata ieri sul sito di Beppe Grillo, è inutile dire che la condivido pienamente !
"Ciao Beppe,
ti scrivo per porre un interrogativo.
Ieri sera, dopo la conclusione della puntata di Annozero, ho potuto vedere la trasmissione "Tg2 punto di vista", andata in onda alle ore 23.40. Mi sono sorpreso quando ho visto che l'argomento della puntata era l'anniversario dei 16 anni dalla morte di Giovanni Falcone. Pensavo, infatti, che i media si fossero dimenticati della data in cui venne ucciso uno dei simboli più importanti della lotta alla Mafia.
La domanda sorge spontanea: perchè non è stato ricordato questo fatto nei titoli dei Telegiornali Nazionali ?
Un'altra domanda mi è ronzata per la testa: se davvero la lotta alla mafia è un argomento così importante e caro per il Presidente del Consiglio e per le principali istituzioni (la lotta contro la mafia è stata ritenuta una battaglia di primaria importanza anche dalla 2° carica dello stato Renato Schifani), perchè all'interno delle dichiarazioni che hanno rilasciato ieri, non hanno nemmeno accennato all'importanza di questa data che ha segnato la fine di un grande uomo Italiano, martire della lotta a Cosa Nostra ?
Possibile che il ricordo questa persona e delle battaglie che ha combattuto sia da relegare in 15 minuti alle 23.40 ?
E come mai i telegiornali (stranamente) sono andati a rimorchio di questo silenzio, visto che normalmente citano sempre gli anniversari della morte dei "grandi" della storia italiana ?
Sarà solo un caso, o l'argomento Cosa Nostra va bene solo se usato per propaganda politica o come slogan elettorale ?"

venerdì 23 maggio 2008

Nel ricordo di Giovanni Falcone ….

Il 23 maggio 1992 venne ucciso per mano della mafia Giovanni Falcone.
Oggi vorrei rivolgere un pensiero ad un grande uomo, che durante la sua vita di magistrato svolse la sua attività con grande onestà, caparbietà, e senso del dovere. A Capaci, durante un trasferimento in automobile, una bomba pose fine alla sua vita, a quella di sua moglie Francesca Morvillo, e a quella degli uomini della sua scorta. Tutti gli italiani a conoscenza dei fatti, e che sanno quale era l’attività svolta in quegli anni da Falcone, sono stati e sono ancora oggi capaci di riflettere e di fare le relative considerazioni.
I mandanti, o chi avvallò la sua condanna a morte, sono da ricercare in qualche altro ambito e non solo in quello strettamente mafioso……
Oggi, ricordando Falcone, non mi sento certamente fiero di essere italiano, anzi …..
Ho sempre pensato infatti che la sua perdita, come quella di Paolo Borsellino, avvenuta a distanza di poco tempo , e quella di molti altri magistrati e giornalisti onesti e coraggiosi, siano state un fatto gravissimo per la libertà e la democrazia del nostro paese.
Credo che dal ricordo di Falcone, tutti gli italiani onesti debbano trarre esempio e coraggio.
Mi piace pensare che nonostante la sua scomparsa, oggi le sue idee possano camminare sulle gambe di moltissimi italiani …….
http://it.youtube.com/watch?v=yXlw2DGIpd8

mercoledì 21 maggio 2008

Pacchetto sicurezza .....??

Oggi voglio evidenziare una riflessione di Francesco Pardi (senatore dell’Italia dei Valori) in merito ad una notizia inerente una “norma” inserita nel “pacchetto sicurezza”. Io sono ancora una volta disgustato ! Ma lascio a chi mi legge le riflessioni del caso ……

"La nuova legislatura si apre con una nuova legge ad personam. Secondo notizie di stampa, l’avvocato Ghedini, principe del vasto collegio permanente a difesa di Berlusconi e deputato di Forza Italia, ha inserito nel cosiddetto “pacchetto sicurezza” una norma che potrà essere usata dal presidente del consiglio per uscire dall’ imbarazzante processo Mills, l’avvocato inglese al corrente di molti segreti sugli affari Mediaset all’estero.
Insomma una “sicurezza” in più per non aggravare l’immagine già poco lusinghiera che del cavaliere ha l’opinione pubblica europea.
L’articolo 2, comma 2, punto 4 permette di riaprire la possibilità, finora negata, di accedere al patteggiamento nei processi in corso per reati commessi prima della misteriosa data del 31 dicembre 2001. Un ritorno all’indietro nel tempo che altera la configurazione del processo.
Un nonsenso giuridico. Il patteggiamento è concepito per dare all’imputato uno sconto di pena solo a patto che non si perda tempo inutile nel processo. Ma quando il processo va avanti da anni, e magari sta arrivando, come il processo Mills, proprio ora alle sue battute conclusive, la possibilità di patteggiamento ora introdotta svela l’intenzione opposta: permettere una sospensione del procedimento, allungare i tempi e correre di nuovo verso l’ennesima prescrizione.
Di più: nella prima proposta Ghedini prospettava la sospensione di un anno, prorogabile per un altro anno. E solo l’opposizione di Lega e An ha ridotto la sospensione a sessanta giorni. Basterebbero comunque a bloccare il processo Mills fino all’estate. Poi chissà cosa potrà succedere. E l’avvocato deputato Ghedini avrà tempo per farsi venire in mente qualche altro espediente.
Intanto i cronisti curiosi possono cominciare a contare quanti altri imputati potranno usufruire della nuova opportunità.
Così la nuova legislatura mostra lo splendore del suo volto “costituente”.
I suoi avvocati difendono il presidente del consiglio dal processo. Il duopolio televisivo è già tornato ad essere monopolio.
Non c’è nemmeno bisogno di un ministero per le telecomunicazioni e il motivo ha una sua razionalità: le telecomunicazioni sono in prima persona al governo. Un ministero apposito sarebbe una tautologia.
Infatti nel ministero per lo sviluppo economico c’è solo un sottosegretario alle comunicazioni, Paolo Romani, esperto del tema per aver prodotto con "Colpo Grosso" un’indimenticabile trasmissione di rilievo culturale. Dall’alto del suo magistero, Paolo Romani si è affrettato a distribuire pagelle sui conduttori e a comunicare che Travaglio è inammissibile in Rai. Considerato come la vuole lui è difficile non essere d’accordo.
Resta da chiedersi come mai tante teste pensanti della repubblica passino il tempo a discettare su quanto sia cambiato in meglio Berlusconi, a trovare motivo di speranza nella sua disponibilità al dialogo, a formulare auspici sul suo ruolo pacificatore, ad ammettere che con il nuovo stile si sta conquistando la legittimità a salire “prima o poi” al Quirinale.
Nessun paese europeo si sarebbe neanche sognato di immaginarlo al governo.
Senza timore, i nostri estremisti del dialogo già lo immaginano assiso alla massima carica dello stato.
Un adagio classico dice: se le cose possono peggiorare, peggioreranno."

lunedì 19 maggio 2008

Il conflitto di interessi ?

Ma cos'è sto conflitto di interessi ?.......
Ebbene, forse non tutti sanno che, o molti fanno finta di non sapere, che Fede costa agli italiani 350.000 euro al giorno !
Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Mediaset ha in concessione dallo Stato. Per l'Europa l'assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi. La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato. Berlusconi afferma che sta pensando di togliere il canone RAI ma intanto introduce il canone Fede. Perché Berlusconi non vuole riconoscere ben tre sentenze, e non trasferisce Rete 4 sul satellite ?
Gli italiani dovranno pagare per la testardaggine di chi si ostina a proteggere i suoi interessi. Se il concessionario pubblico di tre reti nazionali non sposterà Rete 4 sul satellite, gli italiani alla fine del prossimo quinquennio …..pagheranno circa UN MILIARDO di euro di multa considerando gli arretrati.
Il Ministero delle Comunicazioni non c'è più, forse non c'era neppure prima……..
L' Agcom invece è impegnata a tempo pieno sul pericoloso Travaglio…….

domenica 18 maggio 2008

I falsi buoni propositi ........

Tutti sono d'accordo (a parole), nel voler cambiare l'Italia, ma quando si tenta di farlo rendendo di pubblico dominio le ingiustizie, gli sprechi, i privilegi di pochi, le infiltrazioni mafiose nell'economia e nella politica, quando si spinge seriamente per un reale cambiamento, che può davvero iniziare se si cominciasse ad eliminare le incongruenze del nostre paese, ecco che le "caste" partono all'attacco accusando, a torto o a ragione, ma sempre con colpevole ritardo, chi tenta in qualche modo una moralizzazione seria.
Ora, ovviamente, tocca a Travaglio, anche se nessuno è in grado di dimostrare che ciò che ha detto e dice non sia vero, così come tocca a Grillo, e così come, a suo tempo, toccò a Di Pietro (vi ricordate quanti processi dovette subire dopo il suo lavoro nell’ambito delle inchieste “mani pulite” ? ).

sabato 17 maggio 2008

La banda dei quattro.

Oggi voglio evidenziare con piacere un articolo uscito ieri sul sito libero.it .

“Il sito Dagospia li ha definiti la banda dei quattro: Beppe Grillo, Marco Travaglio, Michele Santoro e Antonio Di Pietro. «Tolti di mezzo questi, il Paese si può avviare verso la modernizzazione». Addirittura.
Travaglio è colpevole di essere andato ospite a Che tempo che fa a dire certe cose su Schifani & Co., che peraltro erano state dette scritte tante volte in passato e ritenute veritiere da un giudice in seguito a una querela.
Santoro è colpevole di ospitare Travaglio ad Annozero e di aver dato voce ai V-Day di Beppe Grillo, quasi oscurato invece dalla stampa nazionale.
Di Pietro è colpevole di aver difeso Travaglio dagli attacchi dei suoi colleghi politici provenienti sia da destra che da sinistra: «Manovre contro il manovratore. L'ultimo tentativo per fermare chi ha ancora il coraggio di raccontare i fatti anche se sgraditi alla casta dei politici. Insomma verrebbe da dire: colpirne uno per addormentare la coscienza critica di cento. Ancora non è chiaro - aggiunge di Pietro - quali sarebbero i capi d'imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all'informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un'opinione e giudicare liberamente».
Beppe Grillo... Beh, Beppe Grillo è colpevole a prescindere no? Sempre per questioni di "casta".Guai a toccare gli intoccabili, insomma. Tanto che, come abbiamo raccontato ieri, ora Travaglio s'è pure sentito dire da due dei maggiori quotidiani nazionali (si vadano a vedere le proprietà e gli azionisti) che lui va in vacanza in Sicilia e le spese del residence (pure bruttino tra l'altro) gliele paga la Mafia. Il quotidiano per cui lavora, la Repubblica, lo ha attaccato duramente tramite la penna di Giuseppe D'Avanzo e la redazione si è schierata dalla parte di Travaglio e contro D'Avanzo, per aver abbattuto a colpi d’ascia un collaboratore del giornale. E intanto sulle pagine del Venerdì esce oggi un pezzo di Gianni Barbacetto che dice su Schifani le stesse cose dette alla trasmissione di Fabio Fazio. Come mai? I tempi del settimanale sono lunghi e il pezzo è stato impaginato prima dell’exploit di Travaglio.
«All'estero si usa così — ha detto Travaglio —, i giornalisti si scusano quando fanno errori, ma se dicono la verità a scusarsi sono i politici».
Un monologo seguito con attenzione ai piani alti di viale Mazzini dove aleggiava la minaccia del dg Cappon: «Travaglio alla prossima è fuori». Ma al momento, secondo i vertici Rai, non sembra che emergano nuove violazioni. Insomma, se non oggi è domani. Preparatevi: i nuovi epurati saranno loro, i quattro della banda, Grillo, Di Pietro, Santoro e Travaglio.”

Io penso che l'arma letale dei nostri giorni è diventata la falsa o la mancata informazione…..
Il monopolio dell’informazione è devastante, e capace di scolpire a suo piacimento nella testa delle persone ciò che vuole…..
L'informazione deve essere libera e pluralista perchè fondamentale in un paese democratico.
Più ci si apre allo scambio di idee e opinioni, e più si permette alle persone di poter confrontare, valutare, scegliere.

venerdì 16 maggio 2008

L’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana

Ieri sera ho seguito nuovamente la trasmissione televisiva Annozero. L’attacco a Travaglio da parte di Castelli era prevedibile….
In precedenza, e chiaramente non durante la trasmissione di ieri sera, Castelli, ex Ministro delle giustizia, aveva affermato :
“La banda dei quattro: Santoro, Travaglio, Di Pietro e Grillo. Tolti loro il Paese si modernizzerà”.
Oggi voglio mettere in evidenza di seguito, l’articolo 21, che ritengo fondamentale nella nostra costituzione.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”

E’ proprio il caso di meditarci sopra …..

giovedì 15 maggio 2008

Ma dove è finita l’opposizione ?

E’ questa la domanda che oggi mi pongo.
Ciò che sta accadendo in Italia in generale e in particolare in parlamento è preoccupante.
Il finto buonismo del presidente del consiglio non ci sorprende….
Gli applausi dei parlamentari PD a fronte del discorso alla camera del cavaliere sono però disarmanti !
La presa di posizione di personaggi come la Finocchiaro nei confronti di un giornalista coraggioso come Travaglio è sorprendente !
Del resto le prove generali di questa sorta di inciucio erano già state fatte....
La reciproca legittimazione con la scandalosa legge sull’indulto votata da entrambe le parti.
La reciproca assenza di volontà di affrontare il gravissimo problema del conflitto interessi pendente ormai da troppi anni.
La reciproca volontà di portare avanti in sintonia disposizioni e leggi sul riassetto del sistema radio-televisivo italiano.
Se larghi strati della popolazione italiana hanno abbandonato il centrosinistra, lo si deve assai più ai suoi limiti che ai meriti della attuale maggioranza.
Se il protagonismo civile sale e identifica vasti settori della politica come una "casta" e non da credito ai partiti, le motivazioni ci sono tutte. La soluzione non stà certo in atteggiamenti di presunzione o tentativi di delegittimazione o esclusione di quelle fasce di popolazione che scendono in piazza a gridare il loro sdegno.
Già qualche settimana fa comunque, non era difficile pensare, che l’unica VERA opposizione in parlamento e non solo, l’avrebbe portata avanti Antonio Di Pietro.

mercoledì 14 maggio 2008

L'Associazione nazionale dei familiari delle vittime della mafia

In riferimento anche a quanto emerso ieri sera, 13 maggio, durante la trasmissione televisiva Matrix condotta da Enrico Mentana, oggi vorrei segnalare un post presente nel blog di Beppe Grillo.
Lascio a chi mi legge, giudizi e riflessioni in merito, non aggiungo altro …….

I familiari delle vittime di mafia: con Travaglio.
L'Associazione nazionale dei familiari delle vittime della mafia esprime "la più sincera solidarieta' a Marco Travaglio incoraggiandolo ad andare avanti nella propria attivita' d'informazione". "Travaglio - si legge nel comunicato - incarna l'espressione piu' nobile del giornalismo libero da ogni servilismo nei confronti del potere politico. Inoltre, essendo membri della nostra associazione alcuni familiari di giornalisti uccisi dalla mafia e morti in nome della liberta' di stampa, non possiamo tacere di fronte alle annunciate sanzioni, che corrispondono ad una vera e propria censura, da parte della televisione di Stato nei confronti di chi ha svolto in maniera impeccabile e corretta il proprio dovere di giornalista".
Io sto con Falcone e Borsellino, voi tenetevi Mangano come eroe.

martedì 13 maggio 2008

Il vero giornalismo ….

Oggi mi permetto di mettere in evidenza alcune considerazioni di Giuseppe Fava che condivido pienamente.
"Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza, la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo."
(Giuseppe Fava)

lunedì 12 maggio 2008

Ci risiamo, non avevamo dubbi …….

Berlusconi può dire tutto ciò che vuole sui suoi avversari politici, su Mangano…… sui presidenti passati e presenti della repubblica italiana e comportarsi come vuole (corna, mitragliette ecc.)
Bossi può dire tutto ciò che vuole e che gli passa per la testa, indipendentemente dal ruolo ricoperto (300.000 militanti pronti a tutto….. fucili caldi ecc. ecc. …)
Gasparri può dire tutto ciò che vuole e continuare ad essere arrogante a vita …..

Sgarbi può fare tutto ciò che vuole e insultare pesantemente chi vuole (spero che qualcuno non manchi di rispetto agli italiani e non ce lo faccia rivedere a breve nelle vesti di sottosegretario di governo in qualche ufficio romano …..dopo essere stato giustamente licenziato qualche giorno fa, dal sindaco di Milano Letizia Moratti)

Travaglio, come giornalista, non può citare fatti, esercitare il suo diritto di cronaca ed esprimere opinioni diverse da quelle che qualcuno vorrebbe sentire o imporre……
E' noto come Marco sia sempre documentato con precisione incredibile su ogni cosa che dice, come sia misurato, educato e pacato.
Marco Travaglio è un ottimo giornalista e non un "servo del potere". Come già successo per Biagi e Montanelli, temo purtroppo che non avrà vita facile, in un Paese dove nei prossimi anni regnerà una dittatura legalizzata!

sabato 10 maggio 2008

Finalmente una bella notizia !

Ieri ho letto con molto piacere la notizia del licenziamento di Sgarbi da parte del sindaco di Milano Letizia Moratti.
Le ragioni sembra che siano state attribuite alla mancanza di rispetto nei confronti della giunta e dei cittadini in due occasioni: la mostra gay patrocinata con una delibera "truccata", e le sparate televisive del critico ospite di Annozero che aveva coperto di insulti il giornalista Marco Travaglio.
Ho parlato proprio qualche giorno fa in un mio post, della sua partecipazione alla trasmissione di Santoro.
Il vulcanico ormai ex Assessore del Comune di Milano, dopo che gli e' stata comunicata la decisione del sindaco, e' partito alla volta di Roma.......
Chissà con chi si deve incontrare …..
Commentato a caldo l'annuncio del ritiro del suo incarico Sgarbi ieri ha affermato : "Considero irricevibili le ragioni che hanno spinto il sindaco al ritiro delle mie deleghe, oltre che profondamente lesive della mia dignità''
Ma senti un po’ cosa ci tocca leggere, parla della sua dignità, già, perché quella degli altri per lui conta meno di zero …….
Come molti di noi ricordano non è la prima volta che Sgarbi si scontra con le istituzioni di governo facendone parte: nel 2002, da sottosegretario ai beni Culturali del governo Berlusconi, dopo un anno di liti con il ministro Giuliano Urbani, dovette rinunciare al mandato.
A sua discolpa, riferendosi alla vicenda del patrocinio "dissimulato", il critico d'arte ha detto: ''Ho presentato in quel modo la delibera sulla rassegna di teatro gay, proprio per eliminare le polemiche e per evitare che si affermasse l'orgoglio gay. Mi sarei aspettato piuttosto le critiche dell'arcigay invece che quelle del sindaco e della giunta''.
Ma senti un po’ ……
Ma è sulle proprie esternazioni nella puntata di Anno Zero giovedi' scorso, che Vittorio Sgarbi non ha voluto accettare alcun appunto. ''Non si può rimproverare a me - ha aggiunto Sgarbi - quello che Berlusconi, Bossi, Maroni e Castelli avrebbero detto al mio posto. Dopo tutto, ho anche difeso un illustre cittadino milanese come Veronesi che veniva ignobilmente insultato. Mi sarei piuttosto aspettato un ringraziamento. Se il sindaco di Milano non capisce lo spirito del Popolo delle Libertà, allora si pone un problema politico. Per questo, trovo le ragioni della Moratti irricevibili anche sul piano politico, perché non ho fatto altro che esprimere le opinioni della mia parte politica''.
Questi sono i personaggi che pretendono di essere i nostri rappresentanti all’interno delle istituzioni.
Povera Italia ……

venerdì 9 maggio 2008

E il ministero delle comunicazioni ?......

E il ministero delle comunicazioni ?......
Che fine ha fatto il ministero delle comunicazioni ?
Col nuovo governo insiediatosi ieri, il ministero per le Comunicazioni è stato assorbito ?! dal dicastero dello Sviluppo Economico che sarà guidato da Claudio Scajola.
Questa è una delle novità più inquietanti di questo ultimo governo Berlusconi.
E’ una novità preoccupante, che fa riflettere e non lascia spazio a previsioni ottimistiche circa la strategia del nuovo governo Berlusconi in merito alle tematiche relative alla libera informazione.
Non è certo una scelta dettata dalla volontà di ridurre i ministeri, vista la nuova “invenzione” relativa al ministero per la semplificazione legislativa affidato a Calderoli ……
Non è il caso di trarre conclusioni affrettate, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino…..
Questioni come la libera informazione, sono fondamentali per la vita democratica di qualsiasi paese.
Stiamo a guardare e aspettiamo gli eventi, ma teniamo alta la guardia !!

giovedì 8 maggio 2008

Perchè ? ....

Il 14 aprile 2008 Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni politiche italiane, ottenendo per la terza volta (dopo il 1994 e il 2001) l'incarico di formare il governo.
L'alta percentuale con la quale l'attuale premier ha sconfitto il suo rivale induce a credere ad una sorta di plebiscito.
Ma perché ?
Personalmente credo che alla base ci siano tre ragioni.
La prima ragione credo che sia imputabile probabilmente ad uno scarso livello medio, culturale politico di una buona parte del popolo italiano, ed a una certa superficialità nei metodi di giudizio, che ha indotto gran parte della popolazione a volersi identificare nell'uomo di successo, di carisma, rappresentato da un personaggio che è diventato proprietario di qualunque cosa…..
Una diretta conseguenza di questa superficialità è stata l'incomprensione dei discorsi del leader del partito democratico Walter Veltroni.
La seconda ragione è da ricercare nei gravi difetti di comunicazione che hanno caratterizzato l'ultimo governo Prodi.
Infatti i discorsi "soft" del primo, incentrati su riformismo, stile, solidarietà sociale ecc. credo che siano risultati troppo astrusi per un popolo che ha voluto puntare su concetti e slogan del tipo "meno tasse per tutti" o "fuori gli immigrati, città più sicure".
Il secondo, invece, nei due anni di governo ha alzato le tasse senza spiegarne il motivo, e cioè senza evidenziare che le casse dello stato dovevano essere reintegrate a causa di un bilancio dello stato chiaramente fallimentare, e di un elevato debito lasciato in eredità anche dal governo precedente, non a caso presieduto dallo stesso Berlusconi.
Questi difetti di comunicazione si sono rivelati devastanti, e oltretutto uno straordinario assist per le argomentazioni dello schieramento avversario.
La terza ragione la identifico nella mancanza di una libera informazione che caratterizza il nostro paese ormai da troppo tempo.....
Tuttavia a mio avviso non sono solo queste le ragioni, c'è dell'altro.
Credo che la sinistra italiana continui a pagare quella sorta di complesso di superiorità che l'ha portata spesso a cocenti delusioni, di conseguenza farei una analisi politica superficiale se riducessi le ragioni di una sconfitta solo a una certa ignoranza politica dell'italiano medio.
La verità è che il popolo guarda molto più avanti della politica, nonostante forse ne capisca poco, forse proprio per questo, la gente vuole risposte concrete a problemi reali !
Il "Popolo della libertà" ma soprattutto la "Lega Nord" hanno saputo interpretare il malessere generale puntando su questioni pragmatiche, ovvero il denaro (diminuire le tasse) e la sicurezza (politica dell'immigrazione).
Credo che le soluzioni proposte non siano sufficienti a risolvere i problemi del paese, ma sono state, comunque, abbastanza chiare da essere recepite da coloro che si sono recati alle urne.

mercoledì 7 maggio 2008

Dal Financial Time (Gran Bretagna)

"Il premier italiano appena eletto è un magnate di destra filoamericano, un magnate della TV e del mattone più noto per le battute di bassa lega e le gaffe che per il suo programma politico.
Vladimir Putin invece è un uomo che ha un grande autocontrollo, un burocrate prudente che ha ripristinato il potere del Cremlino a spese di una potente oligarchia di imprenditori e muovendosi sullo scacchiere internazionale come contrappeso agli Stati Uniti.
Eppure i due, hanno stretto uno straordinario legame di amicizia fin dal 2001.
Non sorprende, quindi, che proprio Putin sia stato il primo a recarsi nella lussuosa villa in Sardegna. [...]
In quanto a stile, i due hanno molto più in comune di quanto si creda : entrambi sono bassi e vanitosi e hanno governato servendosi di una fitta rete di collaboratori. Soprattutto però in comune hanno gli affari. Non è un caso che Putin si sia fermato in Sardegna di ritorno da un viaggio in Libia, dove era andato per vendere armi e forniture energetiche... Putin è la vera mente di Gazprom.
Per Berlusconi fare politica significa fare affari. Così Italia e Russia hanno costruito nuovi legami economici. A Washington e a Bruxelles il progetto è considerato una mossa pericolosa, che accentuerà la dipendenza dell'Ue dalla Russia. Per berlusconi non è altro che un buon affare.[...]"

martedì 6 maggio 2008

Mail a Claudio Petruccioli

Oggi voglio segnalare la mail che mi sono sentito in dovere di inviare ieri, al presidente del consiglio d’amministrazione della RAI Claudio Petruccioli (c.petruccioli@rai.it)
Egregio Presidente Petruccioli,
in riferimento alle sue considerazioni relative alla puntata di Annozero andata in onda il 1° maggio, vorrei metterle in evidenza quanto segue.
Lei ha ragione, la Rai è una televisione pubblica, un servizio pubblico che dovrebbe informare gli italiani.
Ebbene, giovedì scorso ad Annozero è stata fatta informazione.
Peccato che il dibattito sia stato “volgarmente” disturbato da Vittorio Sgarbi, che interrompeva tutti gli ospiti con insulti e urla. Sicuramente gli spezzoni mandati in onda non erano privi di polemiche, ma a mio avviso dovrebbe chiedere ammenda anche del comportamento di Sgarbi che ostacolava il proseguimento della trasmissione urlando epiteti di ogni genere .
Tale comportamento non mi sembra molto consono nell’ambito di una trasmissione mandata in onda da un servizio pubblico, oltretutto in prima serata !
Non voglio neanche pensare che questa enorme polemica sia scaturita solo dal fatto che la trasmissione era incentrata sul V2day organizzato lo scorso 25 aprile da Beppe Grillo.
Santoro è un giornalista unico, che ha avuto il coraggio, ma era un dovere, di mostrare al pubblico alcuni interventi fatti durante il V2Day.
Non mostrare queste immagini, significa non rappresentare milioni di cittadini italiani, che in una perfetta manifestazione di democrazia, si sono mossi per i loro diritti.
Penso, così come pensano moltissimi italiani, che Annozero sia una delle poche e vere trasmissioni di informazione, per ora fortunatamente senza censure, che può vantare un buon conduttore e degli ottimi giornalisti, e spero vivamente che la Rai non voglia perdere la faccia togliendo dal suo palinsesto quel poco di buona informazione che riesce ancora a trasmettere.
Distinti saluti.

lunedì 5 maggio 2008

Anna Stepanovna Politkovskaja

In Russia, una giornalista indipendente, Anna Stepanovna Politkovskaja, è stata uccisa.
Anna Stepanovna Politkovskaja era una giornalista scomoda per il regime di Putin.
I regimi eliminano i giornalisti liberi. In alcuni regimi il Potere si accontenta di epurarli e censurarli, riducendoli al silenzio, in altri li si elimina fisicamente, gli si prende la vita.
Qualche giorno fa Putin è stato ospite di Berlusconi che ha appena vinto le cosiddette elezioni.
In una recente conferenza stampa Silvio Berlusconi, rivolto ad una giornalista straniera colpevole di aver fatto una domanda non gradita, ha fatto il gesto della mitraglietta……
Un uomo così non può fare il Presidente del Consiglio in una Paese civile e democratico.
Infatti lo farà per la terza volta in Italia!

domenica 4 maggio 2008

Censura di regime

Oggi volevo fare alcune considerazioni personali sul richiamo al giornalista Santoro da parte del presidente della RAI Petruccioli……. Ieri ho letto però sul sito di Antonio Di Pietro proprio un post a riguardo.
Condivido in pieno le sue considerazioni, quindi lascio spazio a quanto da lui dichiarato con la speranza che si portino avanti le battaglie necessarie per evitare quella che lui giustamente definisce censura di regime.

“La decisione del presidente della RAI Petruccioli di richiamare Santoro per la trasmissione AnnoZero dedicata alla raccolta di firme per i tre referendum per una libera informazione organizzata da Beppe Grillo il 25 aprile è sconcertante. Chi ha seguito il programma avrà sicuramente pensato che un richiamo era necessario, ma per Sgarbi che ha insultato senza ragione e continuamente le persone presenti, che non hanno reagito, e ha dichiarato il falso sui contributi al Giornale e sul licenziamento di Enzo Biagi. Petruccioli non ha ritenuto di dover sottolineare la denuncia di Beppe Grillo sulla illegittimità di Rete 4 sancita dalla corte di Giustizia Europea che costerà ai contribuenti italiani più di 300 milioni di euro.
Questa si chiama censura, in un Paese libero l’ascoltatore ha il diritto di sapere che due milioni di persone sono scese in piazza per firmare tre referendum e che sono state raccolte 1.500.000 di firme in un solo giorno, tra cui la mia, un evento mai successo nella storia della Repubblica. Una manifestazione di tale importanza non si può cancellare.
Se il buon giorno si vede dal mattino, ci possiamo aspettare tentativi di ogni tipo per chiudere i pochi spazi di libertà di informazione ancora presenti nel nostro Paese. L’Italia dei Valori farà di tutto perché questo non avvenga in particolare se dovesse assumere la presidenza della Commissione di Vigilanza RAI di cui ha fatto espressa richiesta”

sabato 3 maggio 2008

I giornalisti coraggiosi

Oggi vorrei segnalare alcune considerazioni presenti ieri nel sito di Beppe Grillo.
Condivido in pieno quanto da lui affermato. Che tristezza !! Non aggiungo altro ........

“In Italia ci sono stati giornalisti coraggiosi finiti ammazzati come Beppe Alfano ucciso con tre pallottole, di cui una in bocca.
I giornalisti coraggiosi rimasti sono pochi, sono un facile bersaglio. Prima vengono diffamati, poi isolati, anche dalla loro categoria, e spesso sono uccisi. Dopo la loro morte l'informazione di regime li sottera con grande velocità. Un po' si vergogna, ma in fondo è soddisfatta.
In Italia per scrivere la verità o per applicare la legge bisogna essere eroi.
Molti si scoraggiano, si adeguano, si ritirano.
Non ha un futuro un Paese in cui neppure le morti di Falcone, Borsellino e Livatino scuotono l'opinione pubblica.
Non ha un futuro un Paese in cui i condannati si rifiugiano in Parlamento e ci irridono.
I giornalisti che ancora danno dignità a questo Paese con la loro voce vanno protetti dagli sciaccalli di regime, dai killer della parola.
Nessuno tocchi il soldato Travaglio e chi rischia la sua vita per noi, per amore di verità “

venerdì 2 maggio 2008

Un comportamento intollerabile !

Ieri sera ho assistito su RAIDUE alla trasmissione Anno Zero presentata da Michele Santoro. Tutti gli italiani che conoscono le regole della buona educazione e della convivenza civile, non possono che riconoscere, che la partecipazione e quasi tutti gli interventi di Vittorio Sgarbi durante la trasmissione sono stati molto sgradevoli.
Lo conoscevamo già è vero. Si è fatto conoscere fin dall’inizio per i suoi atteggiamenti prevaricatori e aggressivi, e per la sua ormai ben conosciuta maleducazione. Ieri sera ritengo che abbia toccato ancora una volta il fondo, o forse no ?! chissà cosa ci riserverà in futuro ….
Ieri sera non era presente in una delle trasmissioni “spazzatura” a cui lui ogni tanto partecipa per cercare sempre di “mettersi in evidenza” …. Ieri sera era presente in una trasmissione che trattava tematiche serie.
Si possono o meno condividere pensieri e idee delle persone con cui ci si confronta, ma ritengo che le buone maniere e la buona educazione, soprattutto durante una trasmissione televisiva, non devono mai mancare !!
Confesso che la sua partecipazione alla trasmissione mi ha disgustato.
Ho la netta impressione inoltre, che Sgarbi “predichi bene e razzoli male” !!!!

Sgarbi durante la trasmissione, oltre ai soliti teatrini da gran maleducato, ha condannato i dipendenti della pubblica amministrazione che non lavorano e creano danni al demanio.
Può essere.
Ricordo però, che proprio lui nel recente passato è stato condannato per questi motivi !!
La condanna fu di 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto !!!!!!

Sgarbi durante la trasmissione, oltre ai soliti teatrini da gran maleducato, ha condannato Grillo, dicendo che è un comico che fa politica.
Anche Sgarbi è un personaggio dello spettacolo che poi si è messo a fare politica !!
Sgarbi è un prodotto del Maurizio Costanzo Show, trasmissione con la quale divenne famoso perchè augurò la morte a Federico Zeri, e perché i suoi interventi erano sempre contraddistinti dalla maleducazione, dall’arroganza, e dalla mancanza di rispetto verso gli altri !!

Spero vivamente che il giornalista Marco Travaglio, e Norma Rangeri presenti in trasmissione, si tutelino e lo querelino, per le frasi ingiuriose e offensive che hanno dovuto sopportare davanti a milioni di telespettatori !

Per chi si è perso l’intollerabile show di Sgarbi : http://it.youtube.com/watch?v=ZjpKObi65cI

giovedì 1 maggio 2008

La festa dei lavoratori

Oggi è la festa dei lavoratori.
Il 1° Maggio nacque come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione."Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento.
Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per affermare la propria autonomia e indipendenza.

Un pensiero, in questo giorno, lo voglio rivolgere sicuramente ai morti sul lavoro, alle cosiddette morti bianche. Il problema dei caduti sul lavoro è sicuramente uno dei problemi piu’ gravi del nostro Paese.
A questo riguardo è auspicabile una attenzione particolare verso questo tema da parte del nuovo governo che si insedierà tra pochi giorni.
Tutti i cittadini si aspettano una intensificazione dei controlli effettivi sulla sicurezza nei posti di lavoro, un eventuale inasprimento delle sanzioni, ma soprattutto la fermezza nell’applicazione delle stesse.