mercoledì 7 maggio 2008

Dal Financial Time (Gran Bretagna)

"Il premier italiano appena eletto è un magnate di destra filoamericano, un magnate della TV e del mattone più noto per le battute di bassa lega e le gaffe che per il suo programma politico.
Vladimir Putin invece è un uomo che ha un grande autocontrollo, un burocrate prudente che ha ripristinato il potere del Cremlino a spese di una potente oligarchia di imprenditori e muovendosi sullo scacchiere internazionale come contrappeso agli Stati Uniti.
Eppure i due, hanno stretto uno straordinario legame di amicizia fin dal 2001.
Non sorprende, quindi, che proprio Putin sia stato il primo a recarsi nella lussuosa villa in Sardegna. [...]
In quanto a stile, i due hanno molto più in comune di quanto si creda : entrambi sono bassi e vanitosi e hanno governato servendosi di una fitta rete di collaboratori. Soprattutto però in comune hanno gli affari. Non è un caso che Putin si sia fermato in Sardegna di ritorno da un viaggio in Libia, dove era andato per vendere armi e forniture energetiche... Putin è la vera mente di Gazprom.
Per Berlusconi fare politica significa fare affari. Così Italia e Russia hanno costruito nuovi legami economici. A Washington e a Bruxelles il progetto è considerato una mossa pericolosa, che accentuerà la dipendenza dell'Ue dalla Russia. Per berlusconi non è altro che un buon affare.[...]"

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