mercoledì 21 maggio 2008

Pacchetto sicurezza .....??

Oggi voglio evidenziare una riflessione di Francesco Pardi (senatore dell’Italia dei Valori) in merito ad una notizia inerente una “norma” inserita nel “pacchetto sicurezza”. Io sono ancora una volta disgustato ! Ma lascio a chi mi legge le riflessioni del caso ……

"La nuova legislatura si apre con una nuova legge ad personam. Secondo notizie di stampa, l’avvocato Ghedini, principe del vasto collegio permanente a difesa di Berlusconi e deputato di Forza Italia, ha inserito nel cosiddetto “pacchetto sicurezza” una norma che potrà essere usata dal presidente del consiglio per uscire dall’ imbarazzante processo Mills, l’avvocato inglese al corrente di molti segreti sugli affari Mediaset all’estero.
Insomma una “sicurezza” in più per non aggravare l’immagine già poco lusinghiera che del cavaliere ha l’opinione pubblica europea.
L’articolo 2, comma 2, punto 4 permette di riaprire la possibilità, finora negata, di accedere al patteggiamento nei processi in corso per reati commessi prima della misteriosa data del 31 dicembre 2001. Un ritorno all’indietro nel tempo che altera la configurazione del processo.
Un nonsenso giuridico. Il patteggiamento è concepito per dare all’imputato uno sconto di pena solo a patto che non si perda tempo inutile nel processo. Ma quando il processo va avanti da anni, e magari sta arrivando, come il processo Mills, proprio ora alle sue battute conclusive, la possibilità di patteggiamento ora introdotta svela l’intenzione opposta: permettere una sospensione del procedimento, allungare i tempi e correre di nuovo verso l’ennesima prescrizione.
Di più: nella prima proposta Ghedini prospettava la sospensione di un anno, prorogabile per un altro anno. E solo l’opposizione di Lega e An ha ridotto la sospensione a sessanta giorni. Basterebbero comunque a bloccare il processo Mills fino all’estate. Poi chissà cosa potrà succedere. E l’avvocato deputato Ghedini avrà tempo per farsi venire in mente qualche altro espediente.
Intanto i cronisti curiosi possono cominciare a contare quanti altri imputati potranno usufruire della nuova opportunità.
Così la nuova legislatura mostra lo splendore del suo volto “costituente”.
I suoi avvocati difendono il presidente del consiglio dal processo. Il duopolio televisivo è già tornato ad essere monopolio.
Non c’è nemmeno bisogno di un ministero per le telecomunicazioni e il motivo ha una sua razionalità: le telecomunicazioni sono in prima persona al governo. Un ministero apposito sarebbe una tautologia.
Infatti nel ministero per lo sviluppo economico c’è solo un sottosegretario alle comunicazioni, Paolo Romani, esperto del tema per aver prodotto con "Colpo Grosso" un’indimenticabile trasmissione di rilievo culturale. Dall’alto del suo magistero, Paolo Romani si è affrettato a distribuire pagelle sui conduttori e a comunicare che Travaglio è inammissibile in Rai. Considerato come la vuole lui è difficile non essere d’accordo.
Resta da chiedersi come mai tante teste pensanti della repubblica passino il tempo a discettare su quanto sia cambiato in meglio Berlusconi, a trovare motivo di speranza nella sua disponibilità al dialogo, a formulare auspici sul suo ruolo pacificatore, ad ammettere che con il nuovo stile si sta conquistando la legittimità a salire “prima o poi” al Quirinale.
Nessun paese europeo si sarebbe neanche sognato di immaginarlo al governo.
Senza timore, i nostri estremisti del dialogo già lo immaginano assiso alla massima carica dello stato.
Un adagio classico dice: se le cose possono peggiorare, peggioreranno."

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