mercoledì 4 giugno 2008

Un paese da ripensare ….

A qualcuno piace definire l’Italia, un paese tra i sette più sviluppati del mondo.
Io credo invece che siamo in una situazione degna dei paesi sottosviluppati.
Abbiamo, sul territorio nazionale, una grossa percentuale di scuole che cadono a pezzi, le aziende più grosse che chiudono o che non producono, e si occupano solo di speculazioni finanziarie e immobiliari.
La malavita governa, l'occupazione diminuisce ogni giorno di più, anche se si vuol far credere il contrario.
Il precariato, soprattutto tra i giovani ha raggiunto livelli molto preoccupanti e i lavoratori "over 40" sono ritenuti già vecchi. Gli ospedali per il 50% sono fatiscenti. Chi lavora, soprattutto nell’ambito degli enti statali, è quasi sempre raccomandato e non c'è meritocrazia.
I servizi pubblici sono scadenti, e nella maggior parte dei casi sono mal gestiti e gestiti da persone raccomandate e incompetenti.
Vi sembra un paese sviluppato? A me sinceramente no!
L'amministrazione in Campania è sempre la stessa e i problemi sono gli stessi da decenni.
Forse non c'è la volontà politica di risolvere il problema criminalità …..ed è sempre colpa dei cittadini, che magari non vogliono la discarica sotto casa. Ma il territorio di chi è ? Dello stato.
E lo stato chi è ? E' una istituzione giuridica formata da cittadini che credo abbiano il diritto di partecipare alle scelte riguardanti il proprio territorio. Se il problema non si risolve come fare ad estirparlo alla radice?
La classe politica attuale, probabilmente non è in grado di dare risposte e di coinvolgere i veri proprietari dello stato, i cittadini.
La politica è schiava della malavita e del denaro. Se non si cambia radicalmente, difficilmente si potranno risolvere i gravi problemi che assillano il nostro paese.
Credo che l'Italia sia un paese da ripensare completamente.

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